Wishlist

i prodotti che vorresti acquistare

docente di teoria e tecnica dei nuovi media presso l`univerista` cattolica di brescia e coordinatore scientifico del master in comunicazione musicale per la discografia e i media dell`universita` cattolica di milano, gianni sibilla concentra la sua attenzione sui linguaggi della musica pop. il volume tenta di spiegare come comunica la musica pop, in che modo i mass media contribuiscono a narrare racconti fatti di canzoni e musicisti-star; l`autore parte da una ricostruzione del contesto socioculturale della musica pop per arrivare, attraverso un`analisi delle questioni, dei metodi e dei termini in gioco, a offrire uno sguardo inedito su questo oggetto ubiquo, uno dei maggiori racconti sociali del nostro tempo.

le ragazze di miss italia hanno collaborato con gli autori di questo volume proseguendo alcuni racconti iniziati da catalano, fasulo e russo. in il "tuffo" si mescolano elementi davvero "tipici" delle ragazze della porta accanto, flirt, amori, grinta e seduzione sulle spiagge dello jonio. "compagni di classe" racconta passioni da liceali, dal disegno al supplente. entrando nell`"appartamento" i lettori incontreranno un`esilarante e tragicomica convivenza, nella vita universitaria di una grande citta`, di due amiche provenienti dallo stesso paesino. "la scelta" pone al centro la maternita` e la crescita di una giovane madre, di un giovane padre e di una nuova vita. il libro raccoglie anche altre storie di questo genere.

ripercorrere una storia e una carriera straordinaria come quelle di mina ha obbligato l`autore di questo libro a trattare la materia da un`angolazione diversa dalle solite, avendo la consapevolezza che di lei e` stato detto e scritto veramente tutto. il volume concentra percio` l`attenzione sulla parte squisitamente musicale della sconfinata discografia dell`artista e in particolare sulle canzoni meno ascoltate o addirittura dimenticate della cantante, i lati b dei 45 giri. vengono trattali, ovviamente, anche i tanti brani che hanno fatto la storia della musica leggera italiana (da ii cielo in una stanza a citta` vuota fino alle interpretazioni di nessuno, e se domani, oggi sono io) in un`analisi dettagliata, disco per disco, della produzione dell`artista, che conta piu` di ottanta album e una ventina di antologie pubblicate nell`arco di quarantasette anni. per meglio comprendere il fascino e il carisma di una delle voci piu` belle della musica mondiale.

il presente, la vecchiaia, ma anche l`infanzia, le radici. la vita di lalla romano si snoda nelle sue vicende fondamentali: la parabola biografica si intreccia ai suoi libri, riletti nella loro genesi e accompagnati nel tempo. nel lungo colloquio lalla romano e` sollecitata a fare i conti con le molteplici espressioni della sua arte e ad affrontare senza riserve grandi temi quali dio, la religione, la morte, il dolore, la malattia, l`amore, l`amicizia, i sentimenti. in un continuo intreccio tra scrittura e vita, arte e riflessione, memoria e fantasia, emergono anche i suoi interessi di oggi per le questioni sociali, la politica, la televisione, i rapporti con i giornali.

"nelle giornate grigie, quando si gelava dappertutto tranne che nei grandi cafe`s, aspettavo con impazienza di poter trascorrere un`ora o due al wepler, prima di andare a cena. il rosso bagliore che avviluppava il locale promanava dal gruppo di sgualdrine radunato come sempre vicino all`entrata. quando a poco a poco si distribuivano fra i tavolini, il locale diveniva non soltanto caldo e rosato, ma fragrante. fluttuavano nella luce smorzata come lucciole profumate. quelle che non avevano la fortuna di trovare un cliente uscivano fuori, adagio, a fare un giretto in strada, per tornare di li` a poco a riprendere il posto consueto. ne entravano altre con incedere spavaldo, e apparivano fresche e pronte per il lavoro serale. l`angolo dove solevano adunarsi era come una borsa, il mercato del sesso, con i suoi alti e bassi, come ogni genere di commercio. una giornata piovosa era in genere una buona giornata, cosi` mi pareva. vi sono due sole cose da fare in una giornata di pioggia, secondo il detto popolare, e le puttane certo non perdevano tempo giocando a carte".

il libro dei salmi e` il piu` popolare e il piu` letto di tutto l`antico testamento, recitato quotidianamente da oltre 25 secoli nei riti religiosi cristiani ed ebraici. la sua diffusione e` legata soprattutto al profondo senso umano, divino e cosmico che lo pervade. questo celebre testo viene presentato, in questa edizione, arricchito da un apparato critico curato dai maggiori studiosi della materia.

Bene mio e core mio viene messa in scena da Eduardo De Filippo nella stagione teatrale 1955-’56; la commedia ripropone temi cari ad Eduardo, quelli legati ai conflitti che si sviluppano all’interno della famiglia, in questo caso rappresentata da una coppia di fratello e sorella.

l`ingresso della cina nel mercato globale ha imposto questo paese all`attenzione del mondo. non ultimo, assistiamo a un fenomeno sul piano artistico che merita una attenta disamina: la presenza sempre maggiore di artisti cinesi sulla scena del mercato internazionale dell`arte. questo libro raccoglie dieci interviste ad altrettanti artisti cinesi affermati, tutti accomunati da una disinibita inclinazione alla sperimentazione trasversale di stili, tecniche e generi. attraverso la forma dell`intervista, l`autrice ha scelto di ripercorrere assieme a ciascun artista le principali tappe del suo percorso creativo, influenzato dai complessi mutamenti politici, culturali e sociali in atto nella cina degli ultimi trent`anni. gli artisti intervistati sono: liu bolin, gao brothers, zhang dali, weng fen, zhang huan, wang qingsong, huang rui, lin tianmiao, li wei, zhang wei.

le avventure straordinarie della piccola alice in un bizzarro mondo alla rovescia sono molto piu di un classico per l`infanzia. se da un lato vi si puo` leggere una parabola che svela le assurdita` e le incoerenze della vita adulta, dall`altro vi si coglie, immediata, una raffinatissima abilita` linguistica, dove il gusto per il paradosso e il calembour, il nonsenso e la parodia si esprimono con impareggiabile inventiva.

"l`uomo che amava le donne e` la sceneggiatura, scritta dal regista in forma di romanzo, del film con lo stesso titolo girato nel 1977. e la storia di bertrand morane, ingegnere di montpellier ma soprattutto cacciatore di femmine. bertrand non e` uno svagato play-boy; e` piuttosto un inquieto don giovanni nel senso che l`intensa emozione che gli procura ogni nuova donna nasce dalla promessa di un piacere che svanisce con la conquista." (daniela pasti).

messina, 15 agosto 1839. in casa del maresciallo peppino padellani di opiri, fervono i preparativi per la festa dell`assunzione della vergine. e l`ultimo giorno sereno nella vita di agata, innamorata del ricco giacomo lepre e da lui ricambiata. agata deve rinunciare al suo amore: le famiglie non trovano un accordo e, alla morte del maresciallo, la madre di agata, donna gesuela, decide di portarla a napoli, dove spera di ottenere una pensione dal re. l`unico piroscafo in partenza e` quello del capitano james garson. dopo un tempestoso viaggio, james e agata si ritrovano sul ponte e qui lei gli confida i propri tormenti. a napoli, agata viene forzata a entrare in convento. un mondo in cui si intrecciano amori, odi, rancori, passioni illecite e vendette. ma agata sembra guardare oltre si appassiona allo studio e alla coltivazione delle erbe mediche, impara a fare il pane e i dolci. legge tutti i libri che james garson le manda con regolarita` e segue le sorti dei movimenti che aspirano all`unita` d`italia in casa della sorella sandra. ha accettato la vita monastica, ma e` combattuta tra il sentimento religioso e il desiderio di vivere nel mondo. non vuole dispiacere la zia badessa, ma nemmeno sacrificare il suo futuro. sorella mediterranea delle eroine di jane austen, l`agata di simonetta agnello hornby e` capace di abitare la storia e al contempo di portare con la propria storia di giovane donna, una forza spirituale nuova, da leggere a partire dal nostro tempo per arrivare al suo.

scritto nel 1593 durante la peste di londra, il poemetto erotico-mitologico venere e adone da` una versione modificata della vicenda raccontata da ovidio. come paradigma dell`eros piu` carnale e ossessivo diventera` un best seller, ristampato innumerevoli volte. l`anno dopo shakespeare riprende un episodio dell`antica storia romana: lo stupro di lucrezia da parte di sesto tarquinio (figlio di tarquinio il superbo). un raptus di violenza incontrollabile raccontato per la prima volta, in modo sconvolgente, direttamente dalla voce della donna che ne e` vittima. venere e adone e lo stupro di lucrezia, oltre ad essere due capolavori assoluti, sono le uniche opere di shakespeare di cui il drammaturgo abbia curato la stampa personalmente, cosa mai accaduta ne` con le sue opere teatrali ne` con i sonetti. si tratta di due testi di grande raffinatezza stilistica ma anche di grande potenza narrativa e drammatica. non a caso valter malosti li ha messi in scena in due spettacoli memorabili e premiati. la traduzione e` dunque quella realizzata per la rappresentazione teatrale. lo stesso malosti nell`introduzione ci racconta il personalissimo rapporto con i due poemetti e ne da` un`interpretazione originale che tiene insieme le ragioni della filologia e del teatro.

nel 1839 un`armata britannica di quasi ventimila uomini invade l`afghanistan per insediare sul trono del paese un sovrano fantoccio, shah shuja, e contrastare cosi` la temuta espansione russa in asia centrale: e` l`inizio del grande gioco, la sanguinosa partita a scacchi tra potenze coloniali europee per il controllo della regione, immortalata da kipling in kim. ma e` anche il primo fallimentare coinvolgimento militare dell`occidente in afghanistan. meno di tre anni dopo, il jihad delle tribu` afghane guidate dal re spodestato, dost mohammad, costringe gli inglesi a una caotica ritirata invernale attraverso i gelidi passi dell`hindu kush. soltanto una manciata di uomini e donne sopravvivra` al freddo, alla fame, e ai micidiali jezail afghani. l`impero piu` potente al mondo era stato umiliato. attingendo a fonti storiche in persiano, russo e urdu sino a oggi sconosciute - compresa l`autobiografia di shah shuja, la cui tragica figura rappresenta il vero fulcro del libro - nonche` ai diari e alle lettere dei protagonisti inglesi dell`invasione, dalrymple racconta una vicenda insieme drammatica e farsesca, popolata di personaggi affascinanti e crudeli, incompetenti e geniali, eroici e boriosi. e la racconta in maniera trascinante, senza tuttavia farci mai dimenticare quanto quegli eventi - le antiche rivalita` tribali sullo sfondo di territori inaccessibili e inospitali, gli errori strategici che portarono al massacro dell`armata britannica risuonino, ancora oggi, come un monito.

in questo romanzo visionario dai toni fantascientifici, naomi alderman costruisce una perturbante distopia che e` anche una parabola sul potere e sulle sue perversioni. in un tempo imprecisato ma molto vicino al nostro presente, nel mondo comincia all`improvviso a verificarsi uno strano fenomeno: prima le ragazze, e poi le donne in generale, sviluppano la capacita` di infliggere dolore e morte tramite scariche elettriche emanate dalle loro mani e attivate da una misteriosa "matassa" collocata sulle clavicole. si innesca cosi un`inedita gerarchia di potere - in cui gli uomini sono ridotti in schiavitu`, seviziati e uccisi - che e` anche un`imprevista evoluzione dei rapporti tra i sessi e l`impulso a un nuovo ordine globale, con esiti inarrestabili e catastrofici. "ragazze elettriche" scompagina il racconto del futuro prossimo e penetra nelle vene della crudelta` che abita ineludibilmente, come uno stigma, la conquista e l`esercizio del potere.

dal primo avventurarsi su due gambe nelle pianure africane alla produzione di pitture rupestri, piramidi, bastimenti, parlamenti e molto altro: tanto si e` scritto sul cammino evolutivo dell`umanita` grazie al lavoro di paleontologi, archeologi e genetisti. ciascuno di loro ha messo un tassello a formare un quadro generale della nostra storia. ma oggi siamo riusciti a compiere un altro passo: con la capacita` che abbiamo acquisito di leggere a fondo il dna di tante persone, passate e presenti, e di interpretarne le differenze, quei resti non solo ci danno un`idea delle migrazioni, degli scambi, dei processi di adattamento all`ambiente che hanno fatto di noi quello che siamo, ma ci hanno anche permesso la ricostruzione delle sembianze dei nostri antenati. il lavoro scrupoloso di un gruppo di artisti ci fa finalmente guardare in faccia homo erectus, che per primo ha imparato a maneggiare il fuoco, e i piccoli ominidi dell`isola di flores in indonesia, che qualcuno ha ribattezzato hobbit; i vecchi europei, gli uomini di neandertal e quelli nuovi come otzi, l`uomo dei ghiacci del museo di bolzano, e tanti altri. guardandoli negli occhi possiamo capire meglio quanto abbiamo in comune, quanto ci siano vicini, quanto e` vero che, nonostante la grande distanza temporale, noi in qualche modo siamo loro.

Questo sito utilizza solo cookies tecnici e cookies analitics propri e di terzi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra informativa. Chiudi