
cosi` scrive cesare segre nella premessa: "chi conosce le precedenti raccolte di poesie di bortoluzzi non si stupira` se anche questa nasce sotto la bandiera dell`understatement. ma ci si rende subito conto che questa scelta dei toni sommessi vuole mettere al riparo dalla pomposita` argomenti tutt`altro che minimali, proprio per arrivare subito alla sostanza. entro questo orizzonte linguistico, in molte poesie si coglie un`impressione, un palpito, una luce... punto di arrivo e` spesso una saggezza smagata, che mette la sordina alle nostalgie e ai rammarichi e che colpisce con precise allusioni conflitti della vita civile".

nel 1864 tito ricordi, arrigo boito e altri "cultori della buona musica " promuovono la costituzione di un`accademia di musica sotto il titolo societa` del quartetto, con sede e fondamento a milano. scopo della societa`: "incoraggiare e diffondere il culto della buona musica con pubblici e privati concerti, particolarmente nel genere del quartetto e della sinfonia". il primo "esperimento", come viene battezzato dai fondatori, si tiene nella sala maggiore del conservatorio di milano il 29 giugno 1864, con musiche di mozart, beethoven, mendelssohn. il libro vuole celebrare quell`evento e, insieme, la storia del quartetto, una delle piu` importanti istituzioni musicali italiane.
un`indispensabile guida introduttiva agli studi archeologici attraverso una trattazione sistematica (winckelmann - l`archeologia filologica - le fonti letterarie - le scoperte e le grandi imprese di scavo - ricerche teoriche e storicismo agli albori del novecento - problemi di metodo), e insieme l`appassionata polemica di uno degli ultimi "grandi intellettuali" italiani contro le tendenze piu` recenti della disciplina in cui era maestro. bianchi bandinelli (1900-1975) ha insegnato archeologia e storia dell`arte antica a cagliari, pisa, groningen, firenze e roma fino al 1965. dal `45 al `48 e` stato direttore generale delle antichita` e belle arti.

gli scritti etruscologici di ranuccio bianchi bandinelli coprono l`intero arco dei cinquant`anni della sua attivita` di studioso: dal 1925, quando venne pubblicata la sua tesi di laurea su chiusi, fino al 1973, quando apparve l`ultima sua monumentale opera "etruschi e italici prima del dominio di roma". i saggi raccolti in questo volume sono disposti cronologicamente e servono a documentare il percorso critico e intellettuale di bianchi bandinelli, caratterizzato da un lato da una costante continuita` di interesse per il fenomeno artistico etrusco-italico, dall`altro da un fondamentale e profondo rinnovamento delle sue posizioni negli anni successivi al 1960.





























