


naboru kuroda ha tredici anni, vive a yokohama solo con la madre fusako da quando il padre e` morto, cinque anni prima. e un ragazzo duro e orgoglioso della propria insensibilita`, che ama pero` spiare la madre quando si spoglia nuda per coricarsi. una sera viene ospite da loro un ufficiale di marina, tsukazaki ryuji, e la donna gli si concede di nascosto dal figlio che pero` li osserva alla luce della luna. e questa sara` per lui un`esperienza voluttuosa e illuminante. intanto ryuji pur impacciato nell`esprimere e riconoscere i sentimenti, capisce che fusako, con la sua bellezza imperturbabile e sensuale, e` la donna della sua vita. naboru, da parte sua, prova a spiegare alla sua piccola banda di amici, nichilisti come lui e crudeli per scelta, che meraviglioso uomo di mare sia l`amante della madre. ma si ricredera` e dovra` rassegnarsi alla volonta` sadica dei compagni, al loro delittuoso anelito di negare ogni senso al mondo. mishima scandaglia con maestria il fondo oscuro dell`animo di questi ragazzi per i quali, che si tratti di un gatto sfortunatamente capitato nelle loro mani o di un uomo, conta solo la capacita` di non provare compassione o emozione nell`aggredire. per loro che si affacciano alla vita, la maturazione pare non consistere in altro che nell`impassibilita` davanti all`esperienza del sangue e della morte.

"la vita sopravvissuta" e` una raccolta che ricostruisce un itinerario psicologico ed etico personale, ma anche un itinerario emblematico dei percorsi della vita sociale. le poesie di raffaele crovi sono meditazioni esistenziali che utilizzano le epifanie della memoria e insieme meditazioni culturali con proiezioni di utopia. il paese italia, gli amori, le immagini familiari, la confidenza con la vita, la malattia, le interrogazioni sul presente e le inquietudini relative al futuro sono i temi che fanno della "vita sopravvissuta" un libro esemplare, strutturalmente ricco e linguisticamente personalissimo.




