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il volume raccoglie undici contributi su temi generali e di approfondimento di paolo ramat, docente di glottologia all`universita` di pavia e linguista noto internazionalmente. i testi, di linguistica storica e tipologica, sono caratterizzati da un approccio funzionale alla lingua, alle sue strutture, al loro divenire nel tempo, e utilizzano un linguaggio il meno tecnico possibile per rivolgersi a studiosi, studenti ma anche a quanti sono interessati al nostro modo di "vivere la lingua".

l`anima, il dolore, la sofferenza, i tormenti e gli odori, le folle e il caldo torrido di un luglio senza fine visto attraverso gli occhi e la pelle del "cattivotenente", filo conduttore di una storia composta da tante storie che in qualche modo si intrecciano, si toccano, si sovrappongono. i veri protagonisti del romanzo sono la crudezza di napoli, il denaro, il sesso, l`usura: e` tutto un circolare di assegni, assegni a vuoto, prestiti per riparare prestiti, tensione e angoscia. e le banche, gli scoperti, gli assegni postdatati, i milioni, le promesse, i salvatori che non ti salvano ma ti fanno restare ore con il fiato sospeso, senza richiamare mai, e quando lo fanno, le risposte rassicuranti sono in codice...

e il 1814, siamo a vienna, e` in corso il congresso che ridisegnera` la carta dell`europa come la vorranno i vincitori di napoleone - lo zar, l`imperatore d`austria, il re d`inghilterra, il re di prussia. un giovane, che e` arrivato nella capitale al seguito del segretario di stato del papa, scrive a suo zio del congresso e del clima politico e artistico viennese. attraverso le sue lettere scopriremo la musica di beethoven, autore di sinfonie dalla dirompente carica innovatrice. e un momento di svolta: da qui in poi la musica non sara` piu` affare di pochi aristocratici. il virtuosismo diventa in questo momento la chiave di volta per la conquista di un nuovo pubblico borghese. le regolari stagioni sinfoniche e le regolari stagioni da camera che si diffonderanno ovunque nella seconda meta` dell`ottocento hanno una delle loro piu` importanti radici nella vienna del congresso. fa da contraltare alla potenza di beethoven, la musica di schubert, l`"escluso", il prodigioso giovane musicista incapace di farsi largo nel mondo e di cui il mondo non s`accorge.

esiste il delitto perfetto? gastmann, "demonio in forma umana", ne e` convinto, e per dimostrarlo al commissario barlach - e vincere la temeraria scommessa fatta in una bettola sul bosforo - getta uno sconosciuto dal ponte di galata. ormai i due sono incatenati l`uno all`altro. per oltre quarant`anni il commissario seguira` imperterrito le orme di gastmann, nel vano tentativo di fornire le prove dei delitti via via piu` audaci, efferati e sacrileghi che costui ha commesso per capriccio. finche` un giorno l`assassinio dell`ispettore schmied della polizia di berna - la citta` dove barlach e` nato, e che lui chiama il suo "aureo sepolcro" - lo mettera` nuovamente di fronte al suo nemico, e al sinistro viluppo di trame politiche e finanziarie di cui questi tira le fila. a barlach non resta molto da vivere: giusto il tempo di regolare i conti una volta per tutte. ormai ha emesso il suo verdetto - ed e` una condanna a morte. quando georges simenon, che di noir se ne intendeva, lesse questo romanzo cupo, implacabile e lacerante, disse semplicemente: "non so che eta` abbia l`autore. se e` alla sua prima prova, credo che fara` strada".

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