
un bizzarro omicidio in una camera chiusa e il colpevole e` un insospettabile pendolo di foucault. i peggiori rompicapo per la nostra ragione sono quelli offerti dalla ricerca scientifica. il volume offre una ricostruzione, di tipo molto speciale, delle grandi tappe della scienza. la teoria si cala nella realta` e ogni "caso poliziesco" fornisce la chiave per capire un progresso della crescita scientifica.

che cosa vuoi dire comprendere? che cosa vuol dire comprendere se`, che cosa vuoi dire comprendere l`altro? che cosa vuoi dire non comprendere e non essere compresi? la domanda viene discussa in questo libro alla luce dei dibattito tra l`ermeneutica di gadamer e la decostruzione di derrida. ma la tesi di una utopia del comprendere, che donatella di cesare sostiene, si delinea sullo sfondo della tradizione filosofica ebraica, in un dialogo serrato con paul celan, con la sua riflessione sulla poesia e sul linguaggio. la domanda diventa allora: che cosa vuoi dire comprendere dopo auschwitz? e a partire da qui che, attraverso un ripensamento filosofico e politico di concetti come promessa, futuro, avvenire, puo` essere attribuito un nuovo valore all`utopia.


mario brelich e` stato uno scrittore del tutto anomalo nel paesaggio letterario italiano: e non solo perche` l`intera sua opera narrativa e` dedicata a figure ed episodi delle sacre scritture, ma anche (o forse soprattutto) perche` ognuno dei "capitoli" di quest`opera ci appare come un oggetto tanto piu` malioso quanto piu` difficile da etichettare. questa volta brelich si misura con giuditta -l`unica fra tutte le eroine dell`antichita` ad "affidare la salvezza della sua citta`, del suo popolo e dell`avvenire del suo dio esclusivamente alla propria bellezza" - e mentre ne ripercorre la vicenda con la consueta, affabile scioltezza, la indaga con gli strumenti piu` vari (non ultimo la psicoanalisi); e poiche` ha la scienza del teologo e la grazia del narratore, riesce a farci penetrare nel mistero di questa seducente eroina-avventuriera, in quel miscuglio di castita` austera e irresistibile sex-appeal che non a caso ha ispirato alcuni fra i piu` grandi dei "maestri antichi".


questo volume documenta (con foto, brani di diario, disegni) il viaggio di formazione, nel 1969, di bruce chatwin in afghanistan, al limite tra l`archeologia e la scoperta della sua vocazione di scrittore. ha alle spalle una precoce esperienza d`esperto e cacciatore d`oggetti per la casa d`aste londinese sotheby`s. chiusa questa fase della sua vita e passato alla routine degli studi archeologici all`universita` di edimburgo, stringe amicizia con peter levi, gesuita e scrittore, che vuole andare in afghanistan. i due contattano un giovane archeologo italiano, maurizio tosi, che sta per partire per una missione archeologica. il viaggio durera` tre mesi e chatwin riempira` taccuini, fotografera`, disegnera`, riflettera` sulla sua vocazione di scrittore.



burdon lane, trafficante di armi per conto terzi, e` arruolato per trasportare un carico illegale di armi da washington a new york. la fornitura e` destinata a una gang del ghetto, ma ci sono troppe cose che i complici non gli hanno rivelato. la consegna contiene una tragica sorpresa che a sua volta ne nasconde un`altra: un gioco di ruolo dove niente e` cio` che sembra. lane lo scoprira` a sue spese, nel corso di un fine settimana intriso di sangue e violenza, in una lotta disperata in cui il premio finale non e` solo la sopravvivenza ma anche il recupero di un senso morale.


Un prezioso cofanetto con la versione rimasterizzata e l'esclusivo libro "La nascita dell'opera". Il giovane e scanzonato Nessuno, più pronto alla beffa che all'uso della pistola (nella quale, tuttavia, è abilissimo) ha come suo modello il leggendario pistolero Jack Beauregard. Anziano e stanco, costui - che ha un conto da saldare con l'uomo che gli ha ucciso il fratello - s'accontenta di prendergli dell'oro, non desiderando ormai altro che lasciare il West e imbarcarsi per l'Europa. Nessuno, che non ha mai cessato di tallonare l'uomo che ammira, scopre la deludente verità, decide di non lasciar partire Beauregard prima di avergli fatto compiere un'ultima impresa...












alessandro magno, il grande, il conquistatore; i suoi due ultimi eredi; uno scacchiere politico-militare che va dalla grecia all`egitto, passando per l`anatolia, la siria e la mesopotamia: e` questo lo scenario della storia che stiamo leggendo. siamo nel 281 avanti cristo e muoiono lisimaco, re di macedonia, e seleuco, re di siria. erano stati loro, lisimaco e seleuco, a succedere ad alessandro magno e sono loro, quaranta anni dopo la morte del grande condottiero nel 323, a decretare la fine del sogno ecumenico che era stato del sovrano macedone. avevano conservato il potere per quei quaranta anni tessendo relazioni con gli altri diadochi, coloro cioe` che erano stati i collaboratori del sovrano e che alla sua morte, tanto repentina quanto prematura, si erano trovati a gestire una difficile (e imprevista) eredita`. la storia di lisimaco e di seleuco e` la storia delle alleanze e delle inimicizie tra i vari dinasti, e` la storia delle molte coalizioni militari sciolte e costruite senza soluzione di continuita`, e` la storia dei legami, a volte amichevoli e a volte ostili, con le citta` greche, gelose della loro indipendenza, ma incapaci, nei fatti, di difenderla. e la storia della nascita di una nuova geografia e un nuovo equilibrio multipolare nel mediterraneo orientale, il vero inizio del mondo ellenistico, politicamente diviso, ma culturalmente omogeneo.


herve` barmasse e` protagonista di scalate e avventure estreme. a sedici anni abbandona lo sci agonistico dopo un terribile incidente e deve reinventarsi. il cervino lo vede crescere e diventare uomo. dopo ogni viaggio, dopo ogni salita su cime inviolate in terre lontane, ritorna alla sua montagna, scalandola in ogni stagione dell`anno e inventando nuove vie. herve` racconta se stesso, la sua storia, la passione, la fatica, l`emozione delle scalate. l`alpinista viene dopo l`uomo, che pure affronta imprese straordinarie. queste pagine non sono la scontata esaltazione di un campione dell`estremo, piuttosto il racconto di cosa c`e` dietro l`avventura dell`alpinismo, dove il coraggio delle decisioni e` sempre intrecciato alla fragilita` e alla paura. in parete, come nella vita.


la clamorosa inchiesta del 7 aprile 1979 sulla sinistra extraparlamentare ha inciso profondamente su storia e memoria dell`italia repubblicana dagli anni di piombo a oggi. con questo libro trova finalmente una sua ricostruzione storica, svolta su documenti originali. il 7 aprile 1979 una serie di clamorosi arresti colpi` militanti della sinistra extraparlamentare, tra cui intellettuali che avevano fatto la storia di quel comunismo eretico espresso da gruppi sovversivi come potere operaio e autonomia operaia. firmo` gli ordini di cattura il magistrato pietro calogero della procura di padova, citta` dove imperversava la violenza autonoma e dove insegnava il principale imputato: antonio (toni) negri, pensatore politico e teorico del sabotaggio anticapitalista. partito dalla provincia veneta, il 7 aprile divento` un caso nazionale in cui i "cattivi maestri" di una cultura politica ribelle erano accusati di aver tirato i fili della lotta armata fino a dirigere il rapimento e l`omicidio di aldo moro nel 1978. loro, i sovversivi, nella stragrande maggioranza dei casi non negavano di essere tali. addebiti specifici a parte, la loro autodifesa passava essenzialmente attraverso un assunto: che l`inchiesta mirasse a criminalizzare una generazione politica. da questo duello intorno ai principi-chiave dello stato repubblicano - il dovere di difenderlo, il diritto di contestarlo - scaturisce una complessa vicenda politica e giudiziaria che ha attraversato la guerra fredda ed e` giunta fino ai giorni nostri, intrecciandosi con le urgenze securitarie dell`antiterrorismo globale.
