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una storia del cinema d`artista e della videoarte in italia durante tutto il xx secolo, a partire dagli esordi. si procede dalle prime esperienze futuriste di anton giulio bragaglia e dei fratelli corradini alle ricerche informatiche degli anni novanta, passando da luigi veronesi, bruno munari e attraverso il lavoro di tutti coloro che hanno utilizzato il cinema come strumento dell`arte. il libro contiene una vasta mappatura della situazione attuale della videoarte italiana. il volume e` arricchito da un`ampia appendice di interviste su cinema e video a dieci protagonisti dell`arte italiana contemporanea, da fabio mauri a cioni carpi, da studio azzurro a marcello maloberti.
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in una lettera dell`8 novembre 1917, montale scriveva alla sorella marianna: "io sono amico dell`invisibile e non faccio conto che di cio` che si fa sentire e non si mostra, e non credo e non posso credere a tutto quello che si tocca e che si vede". questa fedelta` all`invisibile, come risvolto della sfiducia nel reale, alimenta in montale un pessimismo radicale impregnato pero` di amore per la vita e uno scetticismo disincantato che presuppone e motiva la sua sofferta ricerca metafisica e quella assillante interrogazione dell`altro propria di uno spirito profondamente religioso. attorno a questo aspetto dell`arte montaliana ruota l`indagine di angelo marchese che ricostruisce, in una lettura di tutte le opere, la personalita` del poeta del novecento.