

in questo libro salamov ripercorre l`epoca della sua infanzia e formazione a vologda, citta` del nord nivea e cupoliforme, densa di significati sovrapposti nella storia russa - primo fra tutti quello di essere stata citta`-simbolo dei confinati politici sotto gli zar. con naturalezza, cercando di mantenere sempre la "percezione giovanile degli eventi" e oscillando nel tempo come seguisse il "mugghiante dondolio dello sciamano" (e di ascendenze sciamaniche era la sua famiglia), salamov e` riuscito a mescolare la corrente della sua vita al turbinoso flusso dela storia russa, senza mai distaccarsi dal tono fondamentale della sua opera.

di che cosa parliamo quando parliamo di etica? possono i giudizi etici essere considerati altrettanto oggettivi dei giudizi logici? e a questa spinosa questione che putnam, uno tra i filosofi americani piu` noti e discussi, dedica il suo ultimo libro, toccando argomenti che non riguardano unicamente l`etica in senso stretto ma che spaziano dalla filosofia della logica alla filosofia della matematica, allo scopo di restituire alla filosofia quello sguardo "globale" cui aspira da sempre.

"la consuetudine familiare e devota che nerino ebbe con aldo moro gli strappa il grande bellissimo dilemma del libro: e` quando, nel difficile tentativo di comporre ragione e animo, egli scrive che `era giusto tenere alto il capo di fronte a quella provocazione senza precedenti, senonche` tutto quell`accorrere a reggere i pilastri della storia gli procurava la sensazione di un generale stordimento retorico`..." (sergio zavoli)

il libro svela i metodi della cosiddetta rifiuti s.p.a. emersi dalle intercettazioni telefoniche che mostrano l`arroganza, la violenza e il cinismo degli ecocriminali. e punta il dito contro vent`anni di malgoverno, disattenzione delle istituzioni e false promesse. il dvd racconta di allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina, di contadini che coltivano terre inquinate dalle vicine discariche... voci e immagini di una terra violata, consumata dall`alleanza fra un nord operoso e senza scrupoli e le nuove forme della criminalita` organizzata, raccontata con immagini inedite del traffico illecito di rifiuti.




mai si e` dipinto cosi` male come in questi ultimi decenni. pullulano nelle gallerie oggetti eterogenei che di artistico non hanno che i luoghi che li espongono e forse le parole di chi li commenta. la corsa all`innovazione, il perpetuo superamento, sono stati falsamente identificati con la modernita` quando non sono che la caricatura della modernita`. nel xx secolo ci sono stati due tipi di modernita`: il tipo acclamato da tutte le avanguardie, che ha preso a modello il messianismo politico (sia il comunismo sia il fascismo), e un`altra modernita` molto piu` sottile ed elaborata, pensata come riflessione critica dell`eredita` del passato.










la prima raccolta dei tre testi in prosa del poeta mahmud darwish. dice elias sanbar: "darwish non era ambasciatore del suo paese ma un poeta slegato dalla nazionalita` e dal passaporto. certamente la palestina era il suo humus, la terra dove affondava le radici: la sua flora e la sua fauna, la sua musica e le sue nuvole, ma tutto questo non doveva essere il suo limite. se parla di terra, quella terra e` proprio la sua terra. non si e` mai impantanato nelle chiavi di lettura che davano della sua opera". "diario di ordinaria tristezza" (1973) ripercorre il tempo che precede la scelta dell`esilio, gli arresti domiciliari, gli interrogatori degli ufficiali israeliani, il carcere, e chiude la fase piu` drasticamente militante del poeta. "memoria per l`oblio" (1987) evoca l`invasione israeliana di beirut nell`agosto del 1982. "in presenza d`assenza" (2006) e` una riflessione sull`esperienza poetica e sulla lingua. una sorta di testamento, che coincide con l`addio dello struggente poema "il giocatore d`azzardo" (2009), che chiude questo volume.