troppo spesso nell`insegnamento della storia della letteratura italiana, si tende a privilegiare il "contenuto" a scapito della "forma", in una sterile contrapposizione tra i due poli, legati invece in maniera inscindibile nella mente dell`autore ancora prima che nella mente del critico. di tale divaricazione tra una prassi complessivamente carente e una vivace elaborazione critico-teorica, questo manuale cerca dunque di tenere conto, in una prospettiva che permetta al lettore di accedere alla conoscenza della tecnica poetica e dei suoi meccanismi. ai primi due capitoli, rispettivamente sul verso e sulla strofa, fanno seguito due capitoli in cui il dato strutturale viene inserito e seguito diacronicamente attraverso l`intero arco della letteratura italiana.
se la follia e` la negazione della ragione e la ragione e` il luogo del linguaggio, la malattia mentale dovrebbe allora colpire alla radice la competenza linguistica dei soggetti psicotici. come mai, allora, gli schizofrenici non solo sono capaci di prestazioni lessicali e sintattiche sorprendenti, ma riescono addirittura a costruire ex novo lingue intere perfettamente regolari? perche` i paranoici, all`interno della loro lucidita` delirante, riescono a fabbricare argomentazioni e simulazioni formalmente inconfutabili? questo volume intende rispondere a tali interrogativi. raffrontando sistematicamente, in una prospettiva storica, teorica ed empirica, il discorso psicotico con le strutture linguistiche delle patologie cerebrali - afasia, agnosia, autismo - o con quelle esibite dai soggetti normali, si dimostra come la follia conduca a un drastico impoverimento della complessita` dei significati: la semantica schizofrenica, anche se realizzata in forme superficiali corrette, e` sempre un universo incomunicabile del tutto "privato" il discorso paranoico e` un virtuosistico dispiegarsi di un unico contenuto delirante che eternamente ritorna. la filosofia della mente psicotica appare, cosi`, paradossalmente, un modello vivente di quello stesso riduzionismo con cui le scienze cognitive cercano di spiegare il pensiero intelligente. nel corso delle tre parti in cui si articola, il libro mette a disposizione degli studi universitari non solo il confronto fra le diverse filosofie della mente con cui si e` interpretato il linguaggio psicotico, ma soprattutto l`analisi di testi originali - lettere, biografie, trattati, poesie - conservati negli archivi di alcuni ex manicomi, o appositamente registrati in interviste tra medici e pazienti: un materiale affascinante e ricco d`interesse per linguisti, filosofi, semiotici, psicologi e operatori clinici.
si pubblicano qui le vite del corinzio timoleonte, che libero` siracusa dal tiranno dionigi riordinandone quindi la costituzione e assicurando alla cita` l`egemonia sul territorio della sicilia; e quella del generale romano emilio paolo, caduto nella battaglia di canne, la storica sconfitta romana ad opera di annibale.