i saggi di questo volume - su montaigne, pascal, racine, baudelaire, proust, sul pubblico del classicismo francese - completano e arricchiscono il quadro del realismo occidentale avviato da "mimesis" dello stesso autore. anche in queste pagine, come nella sua opera maggiore, auerbach mette in atto la sua originalissima metodologia critica, mobile e antidogmatica, capace di rendere significativo il "dettaglio", di risalire dallo stile di testi alla temperie complessiva di un`epoca, di una societa`, di una cultura. la costante attenzione per il pubblico gli permette di penetrare nella segreta dinamica delle opere, nel loro realizzarsi come esperienza estetica, di registrare le mutazioni della spiritualita` - la progressiva "secolarizzazione" in cui si rivela il destino del moderno -, ma anche di cogliere l`emergere di nuove sensibilita` e di nuove forme.
che cos`e` una frase? che cos`e` un testo? quanti tipi di frasi e di testi esistono? come si collegano tra loro? quando la grammatica impone delle regole e quando lascia invece la liberta` di scegliere? quali effetti nella comunicazione derivano dalle nostre scelte? il volume esamina le combinazioni di piu` parole in una frase, di piu` frasi in una porzione di testo, e delle parti del testo nel loro insieme. l`andamento sintattico del discorso, insieme alla punteggiatura nello scritto e all`intonazione nel parlato, e` essenziale per determinare la natura della comunicazione verbale, che qui viene via via illustrata anche attraverso esempi tratti da quotidiani, riviste, saggi ed elaborati scritti.
la psicologia dell`attenzione e` una tradizionale area di ricerca della psicologia che ha conosciuto, negli ultimi quarant`anni, una fase di grande sviluppo. senza presupporre conoscenze specifiche, il libro indaga sul fenomeno dell`attenzione alla luce delle piu` recenti acquisizioni della psicologia cognitiva e delle neuroscienze, fornendo indicazioni utili non solo a studenti, psicologi e psichiatri, ma anche a insegnanti e riabilitatori.