
con "la preghiera di una vergine" si compie la trilogia d`amore e sesso di sebastiano grasso. all`inizio, con "il tuo pube nero beffera` la morte", i versi celebrano la bellezza della donna amata con lussureggiante cromatismo. poi, fra zone d`abbandono e dolci fantasie, la "storia " si rafforza nell`assiduita` di incontri e dialoghi. e "sul monte di venere" che la figura femminile entra di prepotenza nel gioco. e lo fa col corpo prima ancora che con le parole. la "fame" erotica che si impossessa dei due amanti lancia il poeta verso frontiere estreme. con questo terzo anello della trilogia, si arriva a una svolta. nell`ossessione del sesso, l`amore rivela la sua faccia ombrosa, il desiderio si fa tirannico e apre la strada all`annientamento.



muovendosi tra i figli e i nipoti di freud e la "gente comune", tra i casi clinici e la letteratura, il cinema, il teatro, tra lo spazio privato dello studio dell`analista e quello ben piu` aperto della strada o dello schermo, leader si interroga e ci interroga sull`identita` sessuale degli uomini e delle donne di oggi.

uno scorcio di storia italiana dagli anni trenta all`inizio della guerra, tra una valle bergamasca e roma. il mondo duro, ostile e chiuso della religione, della miseria, visto attraverso gli occhi allegri e feroci di cecilia che, nonostante tutto, riesce a crescere. che cos`era la scuola in quegli anni, in cui i piccoli montanari intabarrati nelle mantelle nere imparavano l`abc del fascismo, l`abissinia, i "tucul" dei negri? abbandonati un`igiene e a un`alimentazione pietose e imbottiti di catechismi, i bambini alternavano gli stornelli come pimpi` oseli`... alle ben piu` minacciose e altisonanti note di garrisci al sol che abbella, gagliardo tricolore... gli espedienti per sopravvivere si rivelano infiniti: i ragazzi si salveranno e salveranno il mondo.

negli ultimi giorni di un processo internazionale per crimini di guerra, un giovane sostituto procuratore si prepara a inchiodare il mostro, un capo di stato colpevole di genocidio. mentre raccoglie i capi d`accusa si ritrova a fare i conti con l`idea stessa di responsabilita`, e con le mille piccole, gigantesche colpe di cui e` fatta la nostra vita. tullio avoledo, friulano, vive e lavora a pordenone nell`ufficio legale di una banca. in questo libro presenta un romanzo giudiziario atipico in cui la parte processuale rimane in ombra, ma non la parte preparatoria, con la sua tensione, le minacce, la dolorosa analisi delle fosse comuni; e al tempo stesso una storia familiare tenera e crudele.

"eccetera" e` la storia di un gruppetto di giovani, in giro su un`auto da una discoteca all`altra, per tutta una notte. "non me ne importa niente della verita` del colore", dice la frase di van gogh posta a esergo. e, in effetti, verosimile e inverosimile sembrano intrecciarsi, contraddirsi, sostenersi a vicenda, gia` nella lingua di quello, dei cinque, che qui e` il narratore in prima persona, una lingua bassa che "lavora" certi luoghi comuni e che, insieme, ha l`aria di essere quasi completamente inventata.





Primo LP come solista per il bassista della E Street band. Un talento formidabile che, finalmente, fa un disco suo. Canta anche Tallent, e scrive una serie di canzoni legate al passato, agli anni cinquanta e sessanta. Nella band ci sono musicisti come Fats Kaplin, Eddie Angel ( chitarrista ne Los Straitjackets ), Dave Roe, Kevin McKendree ( pianista eccellente ). Tra gli ospiti: Nils Lofgren, Doug Kershaw, Duane Eddy ( una leggenda), Bill Lloyd, Kristi Rose, Jack Irwin ed altri. Edizione Us a, vinile 180



nel corso del settecento, mentre in tutta europa la borghesia andava al potere instaurando le prime forme di democrazia, in russia avveniva il trapasso da un sistema feudale a un sistema autocratico. in questa grande opera di sintesi storica sull`ancient re`gime russo, marc raeff esamina le ragioni di questa `anomalia` e del divario politico, sociale ed economico tra europa e russia, raccontando i meccanismi che portarono all`accentramento del potere nelle mani dello zar, all`esautoramento di una nobilta` ridotta a sfavillante coreografia della corte e alla sopravvivenza di strutture schiavistiche che dureranno fino alla vigilia della rivoluzione d`ottobre.