
l`animo umano e` itinerante. si va al nord confidando in una maggiore liberta` di costumi, e dal nord si scende al sud sperando in passioni piu` roventi. ci si inganna... in fondo al cuore si sa che si restera` delusi, ma quel che conta e` sperare che altrove si trovi quel che non si riesce a ottenere a casa propria. i viaggiatori di un tempo vagavano per l`europa anche alla ricerca di un sesso senza problemi, senza scandalo; cio` che era considerato peccato a londra, era scusabile come avventura di viaggio a parigi o a venezia. anche oggi continuiamo a viaggiare alla ricerca di qualcosa di proibito: si va a cuba o nei paradisi del sesso in oriente, e appena ieri i ragazzi degli anni sessanta emigravano in estate in scandinavia attirati dal mito delle bionde svedesi o danesi. dalla parigi del can can e patria degli spogliarelli piu` ose` alla berlino del cabaret, rifugio discreto per passioni "irregolari", passando per la spagna dei toreri e del flamenco, danza dell`amore, e per l`italia dei "peccati segreti" di lord byron e della dolce vita. un itinerario sensuale e coinvolgente che conduce fino all`est piu` estremo, alla cina e al giappone, per scoprire l`eros fantastico del kamasutra e il mistero suadente delle geishe.

Carlton Little, Brown Book. 1995. UK. Il giornalista Steve Turner rivela la storia che sta dietro le canzoni dei Beatles, ricostruita attraverso le interviste con le persone che erano vicine alla band. Con oltre 200 fotografie.



questo secondo "antimeridiano" raccoglie le collaborazioni giornalistiche di bianciardi dalla meta` degli anni `50 al 1970 (abc, la gazzetta di livorno, il giorno, l`avanti, il guerin sportivo, playmen, le ore, l`unita` di torino). il calcio, la televisione, le donne, le parole della gente e degli intellettuali: la cultura popolare all`alba della post-modernita`. una cronaca ragionata dell`italia com`era e come necessariamente e`, una riflessione talvolta amara, piu` spesso divertente, che racconta con passione e un cinismo mai compiaciuto, personaggi, vizi e virtu` dell`italietta degli anni `50 e `60.



"sono un chirurgo. una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. non c`erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. fa il dutur l`e` minga un laura`, diceva mia madre, l`e` una missiu`n. un`esagerazione? non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica". una missione che parte da sesto san giovanni, la stalingrado d`italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. in fondo, un buon posto per diventare grandi. a milano, nelle aule dell`universita` di medicina e al policlinico strada scopre di essere un chirurgo, perche` la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. agendo subito. una passione che l`ha portato lontanissimo. gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell`umanita` quando non ha piu` una meta. in pakistan, in etiopia, in thailandia, in afghanistan, in peru`, in gibuti, in somalia, in bosnia, dedicando tutta l`esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. poi nel 1994 nasce emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in ruanda durante il genocidio. emergency arriva in iraq, in cambogia e in afghanistan, dove ad anabah, nella valle del panshir, viene realizzato il primo centro chirurgico per vittime di guerra. questo libro racconta l`emozione e il dolore, la fatica e l`amore di una grande avventura di vita, che ha portato gino strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime e che e` diventata di per se stessa una provocazione. in ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l`abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.