
era stato il suo amico aviatore, quello che chiamavano il moro, a dirgli che l`importante e` trovare il palazzo. e quando il bambino victorio gli aveva chiesto: "moro, quale palazzo?", gli aveva rivelato che a ciascuno di noi, fin dalla nascita, e` stato destinato un palazzo, e che il nostro compito e` cercarlo. adesso victorio ha quarantotto anni, e il tugurio in cui vive sta per essere demolito. prima che cio` accada egli da` fuoco ai suoi pochi beni e, portandosi dietro solo un volume dei "me`moires" di saint-simon, la fotografia del moro che fa "ciao" dal suo aeroplano e un telo da spiaggia molto colorato, incomincia a vagabondare per le strade dell`avana.

come jules e jim e` la storia di due amici che amano la stessa donna, "le due inglesi e il continente" e` quella di due sorelle che si innamorano dello stesso uomo. anch`essa scritta con la "penna d`acciaio freddo e acuto" (f. truffaut) di un maestro dei sentimenti.

la storia russa viene spesso vista come un processo altalenante di attrazione e repulsione nei confronti prima dell`europa e poi in generale dell`occidente, in cui momenti di grande apertura si sono alternati ad altri di chiusura piu` o meno completa. la storia della russia non dovrebbe pero` essere letta come quella di una periferia europea, ma inquadrata all`interno di dinamiche autonome. se infatti la prima russia, la rus` di kiev, creata nella seconda meta` del ix secolo dalle genti scandinave, slave e ugro-finniche, era decisamente aperta agli influssi europei, il periodo successivo - a partire dal "giogo mongolo" sino alla seconda meta` del xvii secolo - e` stato caratterizzato da un parziale allontanamento dall`evoluzione storica europea. e` allora che la russia, osserva aldo ferrari, "matura in maniera definitiva la sua particolare conformazione geografica, politica e culturale, divenendo un mondo diverso rispetto all`europa, inserito in prospettive e orizzonti propri, particolari". un mondo determinato non soltanto dalla sua dimensione slava e dai contatti con i paesi europei e l`impero bizantino, ma anche dai rapporti con i popoli nomadi delle steppe e, piu` tardi, dalla competizione con gli altri imperi eurasiatici (ottomano, persiano e cinese). nel corso dell`ottocento e sino alla rivoluzione del `17, infatti, l`impero russo ha completato la sua grande espansione territoriale, con la conquista di tutta l`eurasia settentrionale. questa dimensione eurasiatica perdura fino ai giorni nostri, sotto la guida di putin, quando nel paese e` tornato a consolidarsi un sistema incentrato sullo statalismo e sull`accentramento del potere nelle mani del presidente, riprendendo in un contesto politico del tutto nuovo la tradizione autocratica risalente almeno a ivan iv, il terribile. in un accurato e appassionante volume, ferrari ricostruisce la storia della grande potenza russa attraverso gli elementi che ne hanno forgiato l`identita`, ponendo particolare attenzione al