madame du deffand visse da libertina gli anni turbolenti della reggenza; esercito` la potenza di grande salonnie`re nella parigi della meta` del settecento; sostenne d`alembert, fu amica di voltaire, ma guardo` con insofferenza agli illuministi come "partito"; si abbandono`, cieca e settantenne, alla passione per un uomo molto piu` giovane di lei. esercito` le migliori virtu` del suo secolo: il culto dell`intelligenza, la sovranita` del gusto, il senso della naturalezza. ma era, come scrisse cioran, devastata dal "flagello della lucidita`", che le faceva percepire il nulla e il tedio che formano l`essenza del vivere. edizione con un saggio di marc fumaroli.
questo secondo volume chiude il piano delle grandi opere politiche, la riproposta delle opere di machiavelli con un nuovo commento critico. i tre testi finora proposti sono quelli che hanno "fondato" la modernita` e che parlano ancora, in modo inquietante al lettore contemporaneo. i testi sono frutto di una tensione utopica ed etica che intendeva proporre una rivoluzione copernicana del pensiero politico: il rifiuto di relegare l`uomo entro i confini del fatalismo, del provvidenzialismo e del meccanicismo.
algeria, fine degli anni trenta. il paese e` ancora occupato dai francesi e guarda a hitler come a un possibile salvatore. e un`algeria di miseria, dove tutto ruota attorno alla ricerca di un cibo introvabile. qui, nella casa grande, dar-sbitar (in arabo, l`ospedale), i poveri inquilini vivono in una condizione di estrema indigenza e sono preda di rabbia e paura. e qui incontriamo un bambino, ornar, con la sua famiglia: ha dieci anni, e` cresciuto nella consapevolezza dell`infelicita` e, educato alla rassegnazione, non conosce autocommiserazione; conosce pero` anche lui, come tutti, una fame implacabile. diversamente dagli altri tuttavia si domanda il perche` di questa miserabile esistenza, come fa anche hamid saraj, l`agitatore, il solo che legge libri in quel luogo, quello che un giorno la polizia viene a cercare per arrestarlo.
in una chicago mitica e solforosa troviamo una piccola little egypt in esilio, forgiata sul dipartimento dell`universita` di chicago che l`autore ha conosciuto bene negli anni della sua formazione americana. in questo mondo claustrofobico e formicolante di vite `ala al-aswani intreccia storie di esistenze che si cercano e si perdono. sono esistenze strappate alla loro terra d`origine che vivono in un universo strano e straniero: la tentazione di conformarsi all`american way of life non e` abbastanza. l`egitto e` li`, nel cuore di un`america traumatizzata dagli attentati terroristici dell`11 settembre. quando viene annunciata la visita ufficiale del presidente egiziano a chicago, si mette in moto il sistema di sicurezza dell`ambasciata, orchestrato dal temibile safwat shaker, che controlla e sorveglia tutti gli egiziani residenti in america. complotto, manipolazione, proteste di liberta` e sottomissione al potere, coraggio e vigliaccheria: al-aswani trova cosi` l`ampiezza e l`ambizione del romanzo politico e riesce a esprimere la dolcezza dei sogni e la violenza delle contraddizioni del mondo quale lo conosciamo.
un utile testo che guida il visitatore attraverso un itinerario ideale che parte dalla tomba dell`apostolo pietro nelle grotte vaticane, prosegue all`interno della basilica di san pietro e arriva all`interno dei palazzi apostolici, dedicando ampio spazio ai capolavori dei musei vaticani e senza trascurare gli splendidi giardini. completa il volume un magnifico apparato fotografico.