

riusciremo mai a capire come e` fatta la mente? e saremo in grado di riprodurla artificialmente o di curarla? in questo volume john horgan accompagna il lettore in un viaggio nell`arcipelago della mente umana, che continua a sottrarsi agli sforzi, tutt`altro che congiunti, di neuroscienziati e psicoterapeuti, filosofi e studiosi di intelligenza artificiale, nuovi darwinisti e fautori della genetica del comportamento. per dimostrarlo horgan ci svela la sofisticata crudelta` delle odierne cliniche psichiatriche dove ancora si pratica l`elettroshock, ci mostra i limiti di macchine straordinarie come cog, il robot di star treck, ci spiega che i successi di terapie come il prozac e la psicoanalisi sono da attribuirsi all`effetto placebo.

l`espressione "punto di attacco" svela la potenziale aggressivita` immanente a ogni posizione di valori. espressioni come "punto di osservazione" o "punto di vista" sono fuorvianti e danno l`impressione di un relativismo, relazionismo e prospettivismo apparentemente illimitati, e con cio` di altrettanta tolleranza, legata a una sostanziale, benevola neutralita`. ma non appena si e` consapevoli del fallo che qui sono in gioco anche punti di attacco, le illusioni neutralisliche cadono. con un saggio di franco volpi.

il volume raccoglie venticinque prose che scandiscono il sofferto cammino dello scrittore: dalle `prime prose` degli anni trenta, dove con un linguaggio ancora poetico l`autore ritrae persone e ambienti, alle `prose del dopoguerra`, che innovano introducendo parti dialogate e monologhi, per giungere fino alle `ultime prose`, dove il poeta `esplora` il terreno della parodia di generi misti. il volume contiene anche un inedito, `bagaglio presso`, uno zibaldone di pensieri, aforismi, brevi racconti e divagazioni scritti con concisione e malinconico umorismo.

una guida completa indispensabile per avvicinarsi al mistero e alla magia dei cieli, dalla brillantezza della prima stella della sera allo splendore delle galassie piu` lontane. l`atlante celeste: 12 mappe del cielo. 85 carte di costellazioni. le tecniche dello `skywatching`. la storia dell`astronomia.


una sera del febbraio 1921 alcune persone si incontrano a cena ospiti di fratello e sorella, che oscuramente si amano. si tratta di una cena come tante eppure strana, insolita: molte chiacchiere, qualche discorso serio, buoni cibi, tante pause dentro cui ogni commensale si perde a modo suo, scavando le proprie voragini interiori. alla fine della cena il padrone di casa saluta i suoi amici: dice di voler andare a caccia di anatre, ma vuole compiere un gesto estremo. prima di compierlo sfogliera` i quaderni che si e` portato dietro, dove ci sono le storie di ognuno dei commensali. storie d`amore e di violenza, microtragedie ironiche e patetiche che ruotano intorno al desiderio e al dolore.


tangeri mito, citta`-teatro, citta`-cinema. ma anche: citta`-imbroglio, citta`-contraffazione. e questo "scenario tra realta` e finzione", questo "decoro cinematografico" che ho tentato di portare all`immagine in questo lavoro, che mi ha assorbito per cinque anni. come nei miei precedenti lavori su asmara e casablanca, il mio approccio fotografico al paesaggio urbano prende le distanze dalla semplice documentazione per disegnare un ritratto immaginario, quasi onirico, della citta`. la citta` che ho fotografato - che ho voluto evocare attraverso le mie immagini - non esiste. o, per meglio dire, esiste all`incrocio tra la citta` reale, che ho realmente percorso, e l`immagine di tangeri che porto in me, fatta di miti, di racconti letterari e cinematografici."