
chi e` jack mortimer e perche`, appena e` salito su un taxi alla westbahnhof di vienna, qualcuno gli ha sparato uccidendolo sul colpo? e perche` mai doveva salire proprio sul taxi del giovane ferdinand sponer, che ha gia` parecchi problemi - soprattutto quello di essersi perdutamente innamorato di una fanciulla troppo bella, troppo ricca e troppo aristocratica per lui? anche lei, il giorno prima, era salita sul suo taxi, ed era stata come un`apparizione: "grandi occhi grigi sotto l`orlo di una veletta", "le spalle cinte da una stola di volpe" - e per di piu`, come aveva facilmente scoperto l`abbagliato tassista dopo averla accompagnata a casa, contessa. nel corso di una sola notte, l`ignaro ferdinand sponer si trova preso in una girandola di peripezie iperbolicamente tragicomiche, nel corso delle quali, per liberarsi dell`ingombrante cadavere, sara` costretto ad assumere lui stesso l`identita` del morto e ad affrontare, nella suite di un albergo di lusso, la donna che e` stata la sua amante e il di lei furibondo marito. ma questo e` solo un minuscolo segmento della incontenibile trama. rare volte il romanzo novecentesco e` stato animato da un tale strepitoso ritmo, che obbliga il lettore a seguire passo per passo - e quasi attimo per attimo - una vicenda che e` tanto piu` ossessiva quanto piu` imprevedibile.



la resistenza e` stata la dimostrazione del meglio di cui gli italiani fossero capaci: un`assunzione di responsabilita`, una volonta` di riscatto che non riguarda solo la storia del fascismo e della partecipazione italiana alla seconda guerra mondiale. si affrontano qui alcuni problemi controversi della storia della resistenza senza cedere alla sacralita` o alla strumentalizzazione politica: si ricostruisce infatti una narrazione anti-eroica, senza aggettivi, ma ricca di colori. l`obiettivo e` cercare una via d`uscita alternativa alla ricostruzione spesso rancorosa degli eventi. non una storia di fatti sanguinosi, di efferatezze, di morti e di corpi violati, ma un tentativo di individuare le motivazioni profonde di un periodo di grandi speranze e di crescita collettiva. e di cogliere le ragioni di una storia, ma anche le ragioni della vita. un libro per le giovani generazioni che cerca di dare risposte esaurienti a quesiti difficili e spesso trascurati.




profondo conoscitore dell`animo umano, stratega della vendetta, abile nell`intonare la chiacchiera alla rabbia, geniale voltagabbana, esegeta dell`eros, nel 1783 pierre choderlos de laclos scrive il pamphlet de l`e`ducation des femmes. il testo e` una sorta di brillante, viziato controcanto a le relazioni pericolose, il romanzo "perverso" pubblicato da laclos l`anno prima. le donne, scrive laclos, educate al servaggio, alla pia obbedienza, devono liberarsi da ogni morale conclamata, dalle mille gabbie delle convenzioni civili. "la natura crea esseri liberi; la societa` evoca tiranni e schiavi; ogni societa` presuppone un contratto, ogni contratto il rispetto di un obbligo", scrive laclos. se e` vero che sulla donna grava la maledizione di essere tale, occorre scatenarla, liberando dal giogo del pudore il corpo, assegnando alta sovranita` alla bellezza. il raffinato femminismo e` calibrato, in laclos, da una scrittura limpida, piena di serpi, propria di chi riconosce lo stigma dell`ipocrisia dietro ogni morale, il cupo frastuono della menzogna alla foce delle "buone maniere".