
Middle Brother:John McCauley (Deer Tick), Matthew Vasquez (Delta Spirit), Taylor Goldsmith (Dawes). Le tre voci soliste di tre delle nuove band più interessanti della scena americana, si sono messe assieme per fare un disco di musica d'autore. Un disco bello, fiero, decisamente interessante. Tra rock, canzone d'autore, ballate, l'espressione vocale e la genialità dei tre si trova a proprio agio. Alternative country folk che si mischia ad una forma di rock piena di anima.


una poesia di rivolta contro ogni forma di accettazione dell`ingiustizia. una poesia decisa a sfidare le convenzioni della tradizione per far irrompere sulla pagina la nuda realta`. questo il programma di stephen spender, compagno di strada di w. h. auden e cantore della liberta` e della dignita` negli anni del totalitarismo.

Garage band anni sessanta, originaria del New Mexico. Hanno esordito con il mitico singolo folk rock Impressin' e poi hanno registrato altri brani, abbastanza per riempire un album. Quindi si sono volatilizzati. Rarissimo CD.

quando un personaggio, "dopo aver bevuto il caffe`, mi chiede la cena e poi un letto per dormire, vuol dire che si e` accampato nella mia immaginazione, nella mia testa": cosi` dacia maraini illustra, in questa breve, profonda lezione di scrittura, un momento cruciale della creazione narrativa. racconta come sono nati alcuni dei suoi protagonisti, quali sono le funzioni che assolvono nella trama, con quali metodi delinea la loro personalita`, come gioca con i dettagli del loro aspetto, con il loro linguaggio... e anche cosa non bisogna mai fare. ne nasce un percorso attraverso i suoi romanzi, popolati da figure tra le piu` vivide e amate della letteratura italiana, arricchito dall`appassionata testimonianza di una lettrice vorace e curiosa, attenta al presente ma legata al fascino dei classici, capace di coinvolgerci fino all`ultima pagina in una lezione di scrittura che e` anche e prima di tutto una lezione di lettura, e di osservazione attenta della realta`.

con i versi di una ballata, che a stento riescono a contenere l`impeto affabulatorio, friedrich durrenmatt, come gia` nella morte della pizia, si inoltra sul terreno del mito. il suo minotauro, creatura terrifica e insieme innocente, imprigionato in un labirinto che e` un intricato gioco di specchi, si dibatte alla ricerca di una via d`uscita, in primo luogo da se stesso. e nel turbine di immagini in cui il mostro si perde, e si scopre, il mito rifulge di nuova luce.