
in messico un giovane storico vuole ricostruire gli ultimi giorni di walter benjamin, morto suicida nel 1940; ha trovato un testimone diretto di quel suicidio e si reca fin laggiu` per intervistarlo. ma laureano, il vecchio esule che ha vissuto quegli anni, lo travolge con il fiume della sua memoria, quasi che la storia non aspettasse che l`occasione per essere raccontata. l`uomo ha quasi ottant`anni ma dentro di lui vive ancora il ragazzo asturiano che nell`ottobre del 1934 e` diventato uomo in una battaglia combattuta dal popolo spagnolo due anni prima della guerra civile.

mentre edimburgo si gode gli ultimi preziosi giorni di sole estivo e migliaia di turisti invadono le sue strade per il fringe, alexander mccall smith torna a seguire le avventure degli inquilini del 44 di scotland street. tra una seduta dallo psicanalista, il corso di italiano e un`ora di yoga, il piccolo e talentuoso bertie sogna di andarsene di casa per giocare a rugby e guardare i treni alla stazione, ma si ritrova alla scuola steineriana con la solita salopette color fragola; sua madre irene scopre suo malgrado di nascondere una rabbiosa anima conservatrice dietro la facciata politicamente corretta, mentre grazie a un corso di autostima il padre stuart trova il coraggio di far valere le ragioni dei maschi di famiglia e trascina il figlio in un`avventurosa partita a carte con un gangster di glasgow. intanto, al piano superiore, pat trascorre il secondo anno sabbatico all`inseguimento del vero amore e viene invitata a un improbabile raduno nudista; il suo vanitoso compagno d`appartamento bruce, dopo aver perso lavoro e fidanzata, si reinventa mercante di vini e, sull`altro lato del pianerottolo, domenica, saggia ed estroversa antropologa, rivendica a gran voce il diritto di osservare il mondo che la circonda e di esprimere la propria opinione su quello che vede. per nostra fortuna, lo stesso continua a fare anche mccall smith, che tra una brillante digressione filosofica e un`arguta notazione sul senso della vita, non rinuncia a pungere con il suo umorismo divertito vizi e debolezze altrui.

robyn scott e` una bambina quando i suoi genitori decidono che e` il momento di lasciare la nuova zelanda e trasferirsi in botswana con i tre figli. la famiglia si trova cosi` immersa in un mondo straordinario, dove la casa e` una stalla dal pavimento decorato con carta da pacchi e la vita quotidiana e` scandita da strambe avventure: incontri ravvicinati con scorpioni, gare improbabili per il "pony dal mantello piu` bello" in groppa a un ronzino pulcioso, raccapriccianti lezioni di biologia per scoprire cosa ha mangiato un serpente direttamente dal suo stomaco, nuotate in compagnia dei coccodrilli e baci affettuosi ai pitoni per dimostrare che sono innocui. anche la scuola e` anticonvenzionale; la mamma, fervente sostenitrice della medicina alternativa, e il papa`, "dottore volante della savana", hanno deciso infatti di educare i figli a casa con giochi, passeggiate e letture di classici. ma lewis, kipling e tolkien a parte, anche preparando una semplice torta si possono imparare la matematica e la geometria; e poi i racconti dei nonni, che vivono li` da tanti anni, insegnano la storia del paese meglio di qualunque manuale. e infine c`e` l`africa: magico e spaventoso, profondamente contraddittorio, il botswana e` molto piu` di una semplice cornice, e` un personaggio reale che deve fare i conti con antiche superstizioni e nuove emergenze, come l`aids.



tutti vorrebbero la vita di anna e tom. un lavoro creativo senza troppi vincoli; un appartamento a berlino luminoso e pieno di piante; una passione per il cibo e la politica progressista; una relazione aperta alla sperimentazione sessuale, alle serate che finiscono la mattina tardi. una quotidianita` limpida e seducente come una timeline di fotografie scattate con cura. ma fuori campo cresce un`insoddisfazione profonda quanto difficile da mettere a fuoco. il lavoro diventa ripetitivo. gli amici tornano in patria. il tentativo di impegno politico si spegne in uno slancio generico. gli anni passano. e in quella vita cosi` simile a un`immagine - perfetta nel colore e nella composizione, ma piatta, limitata - anna e tom si sentono in trappola, tormentati dal bisogno di trovare qualcosa di piu` vero. ma esiste? vincenzo latronico torna alla narrativa con una storia lucida e amara di sogni e disillusioni, una parabola sulle nostre vite assediate dalle immagini dei social media e sulla ricerca di un`autenticita` sempre piu` fragile e rara.

"poche menti scientifiche come la sua si sono degnate di mettersi al servizio degli dei della fantasia; con il suo amore per la precisione e il disegno complesso ha allestito uno spettacolo del cuore umano, colto nelle sue sbandate piu futili e primitive - lascivia, terrore, nostalgia. la violenza e la violenta comicita dei suoi romanzi ci colpiscono soprattutto per la mera descrittivita, perche e la stessa violenza degli eventi geologici. vedeva le cose da una postazione piu alta, dalla cima dei continenti che aveva dovuto lasciarsi alle spalle". (john updike)