
un ritrovamento eccezionale: 150 anni dopo l`unita` d`italia dalle carte di una famiglia lombardo-piemontese riemerge il diario, assolutamente inedito, di un protagonista della campagna di guerra del 1860. gaetano ferrari prese parte come volontario garibaldino alla seconda fase della spedizione dei mille da milazzo al volturno, fu poi bersagliere nella terza guerra d`indipendenza e nella campagna contro il brigantaggio in sicilia e in calabria. infine fu ufficiale istruttore nella milizia territoriale torinese e brillante oratore della locale societa` reduci. una testimonianza di notevole valore storico e al contempo un`incalzante narrazione di imprese avveneturosi, nel piu` autentico spirito garibaldino.


il giovane enzo era fresco di matrimonio quando si rifugio` sulle montagne per aderire alla resistenza nelle brigate di giustizia e liberta`. giudicato troppo gracile per combattere, il suo comandante penso` che il partigiano biagi avrebbe servito meglio la lotta antifascista facendo il suo mestiere: cosi` gli venne affidata la stesura del giornale "patrioti", del quale era in pratica l`unico redattore. del giornale uscirono tre numeri, fino a quando i nazisti non individuarono la tipografia e la distrussero. appena tre numeri, eppure biagi considerera` sempre quell`anno di clandestinita`, quei "quattordici mesi" da partigiano, come il momento piu` importante della sua vita, alla base della sua etica, nel lavoro come nella vita. progetto sempre cullato e mai ultimato, "i quattordici mesi" e` un libro che ripercorre l`intera opera di biagi, raccogliendone memorie e brani d`epoca oggi introvabili. un testo che ci riporta indietro nel tempo per raccontarci la storia di un giornalista clandestino che si rifugio` sulle montagne. lo stesso giornalista che, un anno dopo quel fatidico viaggio in bicicletta, annuncera` alla radio della quinta armata la liberazione di bologna.

