
l`occidente si e` sempre trovato in grande difficolta` nel tentativo di interpretare la realta` indiana. per secoli, l`approccio orientalista ha posto esclusivamente l`accento sulla sua spiritualita` e sulla sua cultura millenaria. oggi si analizza l`india prendendo in considerazione il solo tasso di crescita del suo prodotto interno lordo. entrambe le letture sono parziali e distorte. per cercare di capire questo grande e complesso paese carlo buldrini vi ha trascorso piu` di meta` della vita e ha scritto le "cronache indiane" raccolte nel presente volume. dall`incontro con indira` gandhi a quello con krishnamurti, dall`assassinio di rajiv gandhi agli scontri tra hindu e musulmani, costellati di stragi e veri e propri pogrom, dalla vita nei villaggi rurali e nelle infernali metropoli alle architetture avveniristiche di electronic city, la silicon valley indiana vicino a bangalore, l`affresco che, pagina dopo pagina, l`autore viene delineando, e` duro, violento, fitto di contrasti, e confuta lo stereotipo oggi imperante secondo il quale l`india sarebbe avviata a un radioso futuro nel segno delle tecnologie avanzate. le contraddizioni irrisolte della societa` indiana proiettano infatti su cio` che verra` un`ombra lunga e minacciosa.

















i contributi per una fondazione filosofica della psicologia e delle scienze dello spirito (1922), qui pubblicati per la prima volta in traduzione italiana, costituiscono una sorta di termine intermedio della trilogia formata, insieme a questo testo, dalla dissertazione di laurea dell`autrice, il problema dellempatia (1917), e da una ricerca sullo stato (1925).con una originalissima applicazione della fenomenologia alla psicologia, scienza relativamente giovane ma gia` imperante in quegli anni, la stein intende ribadire la piena legittimita` del proprio metodo filosofico, prima ancora dei risultati che esso puo` contribuire a mettere in luce.dalla psicologia il suo sguardo indagatore si amplia alle scienze dello spirito, passando da un`analisi riferita al singolo individuo ai legami intersoggettivi che trovano la loro espressione piu` naturale nella comunita`.se dunque, nella prima parte, e` la psicolgia a costituire il leitmotiv dell`indagine della stein, nella seconda parte il terreno di confronto diventa la sociologia.psicologia e scienze dello spirito sono accostate in una lettura a prima vista ardita, ma che la stein ci dimostra logica e pienamente giustificata, per la quale la vita della psiche - sia essa individuale oppure comunitaria - risulta dall`adozione combinata della forza psichica e di quella spirituale. in questo modo l`autrice ci conduce per mano a scoprire le profonde complessita` dell`animo umano.













nell`anno scolastico 1933-34 a simone weil fu assegnata la cattedra di filosofia presso il lyce`e de jeunes filles di roanne. ed e` proprio dall`incontro tra questa docente e un`alunna prodigiosa, anne gue`rithault e dagli appunti che questa prendeva, che nascono le lezioni di filosofia. suddivise in tre ampie sezioni, le lezioni disegnano un originale percorso teoretico, ricco di osservazioni critiche e di riflessioni metodologiche.






















un acrobata dell`esistenza insegue la verita` scientifica per poi tradirla in cambio di due parole: leggerezza e silenzio. l`esordio di giuseppe longo, docente di teoria della informazione all`universita` di trieste, ha le mosse di un giallo. il protagonista insegue l`enigma, una macchina per la descrittazione universale, cioe` in grado di decodificare qualsiasi messaggio a prescindere dal codice usato. studiato da un professore estone negli anni trenta, l`enigma fu poi, forse, realizzato dal iii reich come arma di controspionaggio. la ricerca diventa un giallo, una ridda di ipotesi cosmologiche, un persorso geografico e letterario nella mitteleuropa, nel quale si mescola il vissuto e l`angoscia esistenziale del protagonista.



siamo nel 2100, nella citta` sommersa di t. l`umanita` e` migrata in fondo al mare per sfuggire ai devastanti cambiamenti climatici e il mondo, dominato da potenti conglomerati mediatici, si basa sullo sfruttamento del lavoro degli androidi. momo, famosa estetista della pelle, conduce una vita introversa e nostalgica. ha una ferita con cui fare i conti: la madre, da cui e` separata da oltre vent`anni, si ripresenta nella sua vita innescando un percorso di esplorazione di se` che mettera` in dubbio la sua stessa esistenza, la natura del proprio corpo e la sua identita` di genere. il processo di trasformazione, mutamento e reinvenzione che investe momo pone questioni radicali, al punto da chiedersi se gli esseri umani siano ancora padroni della propria memoria e del proprio futuro. pubblicato a taiwan nel 1995, "membrana" e` un classico della narrativa speculativa in cinese. chi ta-wei, con talento predittivo, immagina la saturazione provocata dai social media e il monitoraggio corporeo, intrecciandoli a temi distopici come il dominio della tecnologia e dei regimi capitalisti. un romanzo visionario che si distingue per l`estetica cyberpunk e i temi queer e trans.


