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per thomas merton la riscoperta della vita interiore e` la condizione irrinunciabile per ritrovare la nostra autentica identita` di esseri umani, che non si rinchiudono in se stessi ma anzi ricercano il rapporto con gli altri e si liberano delle "risposte obbligate" prescritte e imposte dall`educazione, dai retaggi razziali e nazionali, dall`appartenenza religiosa e da tutte le istituzioni che prosperano dividendo gli uomini in amici e nemici. di fronte a una societa` che si e` perduta nella vana aspirazione al successo, al potere e al denaro, solo un amore fondato sulla condivisione puo` offrire quelle risposte che tutti avvertono come essenziali e urgenti. in questa sua raccolta di pensieri e meditazioni, merton parla della liberta`, della verita` che non scende a compromessi, della capacita` di affermare il proprio "si`" e il proprio "no", della pace, del silenzio, della parola e della presenza di dio nella nostra quotidianita`. e testimonia ancora una volta il suo attaccamento al mondo, a cio` che egli concepisce come la sua "reale" storia, il fluire degli eventi prodotto dal pensiero e dall`azione di ognuno di noi.

andy warhol e` stato pittore, scultore, fotografo, regista, attore, produttore di musica, uomo di televisione, modello, testimonial pubblicitario. ed e` stato il fulcro di tutto quello che di piu` innovativo e radicale e` stato sperimentato negli anni `60, al tempo della pop art e del cinema underground, e negli anni `70 e `80 quando il postmoderno era agli inizi. la factory, dove presero forma la sua pittura e successivamente anche i suoi film, era la sua hollywood privata, una fucina di sogni e un crocevia dove si incontravano mascalzoni, prostitute, artisti e importanti galleristi. era il luogo dove droga e sesso si praticavano liberamente, dove la rivoluzione dei costumi era all`avanguardia, dove tutto poteva succedere e succedeva. dopo la morte vennero scoperti molti lati nascosti della sua esistenza e la maschera ando` in frantumi. cio` che solo gli amici piu` intimi conoscevano divenne di dominio pubblico: in primis, la sua sorprendente fede cattolica. in questa biografia "definitiva", michel nuridsany e` andato oltre i luoghi comuni che circondano l`icona di warhol. ha incontrato i suoi amici e i tanti artisti che hanno fatto riferimento a lui, ha ricostruito passo per passo il suo percorso, ha ricercato immagini, suoni, gesti e parole di un`epoca vicina ma perduta, si e` imbevuto dello spirito e delle atmosfere di new york, per capire chi e` stato davvero l`artista che ha cambiato l`arte contemporanea.

sempre piu` spesso la cronaca riporta casi di "malasanita`". errori diagnostici, interventi mal realizzati, attese lunghissime, condizioni igieniche approssimative suscitano sdegno e sconcerto nell`opinione pubblica. e anche medici e infermieri denunciano condizioni di lavoro difficili, risorse non adeguate, stipendi non gratificanti. tutto cio`, pero`, e` solo la punta di un iceberg - la cura dei malati, degli anziani, dei soggetti piu` deboli, che e` forse la questione sociale e culturale piu` importante dei nostri tempi. per molto tempo marie de hennezel e` stata a stretto contatto con pazienti e dottori, con familiari di pazienti e infermieri, dentro ospedali, cliniche, residenze per anziani. ha voluto toccare con mano come si vive e si lavora in questi luoghi, per capire e anche per individuare delle possibili soluzioni. gli interrogativi che solleva ci riguardano tutti: gli ospedali (e le strutture a essi assimilabili) sono ancora il luogo dove ci si prende cura di persone in difficolta` oppure sono soltanto macchine amministrative o aziende preoccupate di far quadrare i loro bilanci? i malati e le loro famiglie sono semplici utenti di un servizio o devono essere al centro di una relazione fatta di capacita` di accoglienza, sensibilita`, comprensione? e, infine, chi si preoccupa dei bisogni di medici e infermieri, spesso sottoposti a un severo stress emotivo?

vienna, fine degli anni cinquanta. un uomo cammina in un parco senza sapere che presto sara` picchiato da quattro adolescenti. l`uomo - soltanto una delle loro vittime, ignare e casuali - non ha colpa e i ragazzi non vogliono i suoi soldi, non vogliono niente, se non sfogare la loro rabbia in modo feroce e insensato. sophie, hans, rainer, anna: tutti diversi e tutti accomunati dallo stesso sentimento di disprezzo ed esclusione dalla societa` e dal futuro, come se qualcuno li avesse chiusi fuori di casa, sprangando la porta per non farli piu` entrare. in una citta` ancora assediata dai demoni del nazismo, intrappolata nella sua eredita` emotiva e incapace di esorcizzarla, questi quattro ragazzi sembrano reagire a un mondo di maschere e rassegnazione con una logica perversa che li condurra` al limite estremo.

quando accetta la proposta di blaise cendrars di scrivere un libro per la sua collana di biografie di avventurieri, e sceglie - in modo apparentemente incongruo per un comunista militante - di occuparsi del barone von ungern-sternberg, vladimir pozner non immagina certo che questa volta non gli bastera` consultare (come aveva fatto per tolstoj e` morto) una mole immensa di documenti, ma che gli tocchera` condurre un`ardua inchiesta, nel corso della quale imbocchera`, per poi abbandonarle, una quantita` di false piste e si imbattera` in testimoni piu` o meno inattendibili: dall`ex colonnello di ungern ridotto a fare il tassista alla coppia di decrepiti aristocratici parigini che hanno conosciuto il barone in fasce (e che di quel paffuto bebe` gli manderanno una foto), sino a "fratello vahindra", il sedicente monaco buddhista che spaccia per il figlio segreto dello stesso ungern il pallido adolescente dai tratti asiatici con il quale vive in una squallida mansarda... a poco a poco, pero`, il narratore riesce ad afferrare il suo eroe, e ce ne svela gli aspetti piu` inquietanti e contraddittori (nonche` ambiguamente seducenti): solitario, taciturno, imprevedibile, irascibile, sadico, paranoide, ferocemente antisemita, superstizioso, misogino, frugale, idealista, marziale, il barone ungern ha tendenze mistiche, si considera erede di gengis khan e si crede investito di una missione provvidenziale - quella di riconquistare l`occidente partendo dal cuore della mongolia.

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