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Cofanetto di 3 CD.97 brani.

la raccolta di liriche che si colloca nel solco della tradizione simbolista ed ermetica, con frequenti richiami ungarettiani, si caratterizza per l`assenza di punteggiatura e la forte tensione espressiva. il volume si compone di tre sezioni a carattere naturalistico e di una maggiormente introspettiva in cui la poesia di immagini che si caricano di connotazioni emozionali, riflette una condizione dolorosa legata ad irrisolti interrogativi esistenziali.

un avvocato, il suo assistente e un ispettore "sui generis" alle prese con un agghiacciante mistero che li mettera` a dura prova. si scontreranno con tragici eventi che sconvolgeranno quella cittadina accovacciata sulla sponda sinistra di un lago, trasformandola lentamente nella "perla insanguinata" del lago maggiore. un giallo scorrevole, ironico, coinvolgente, ambientato in una luino non ben definita nel tempo, dove ricordi e immagini di un passato mai dimenticato donano al racconto un fascino particolare, fresco, originale.

tre monoteismi, tre universalismi: ebraismo, cristianesimo e islam condividono il medesimo presupposto, ossia ciascuno di essi si dichiara l`unica religione universale. ma a quali condizioni la religione di un popolo puo` aspirare a essere la religione di tutti i popoli? scopo del libro non e` pero` ripercorrere storicamente la difficile convivenza dei tre universalismi, ma cercarne le ragioni scritturali nei rispettivi testi di fondazione.

nessuna comunicazione e` neutra. persino quando chiediamo l`ora a qualcuno per strada scegliamo tono, modo, espressione facciale che riteniamo piu` adatti, sfruttiamo cioe` dispositivi e competenze che ci permettono di comunicare piu` di quanto letteralmente diciamo. sono abilita` che ci consentono di giocare su piu` livelli e che attiviamo in particolare nelle situazioni conflittuali. attraverso esempi tratti da romanzi, film, trasmissioni televisive l`autrice esplora e mette a nudo le strategie grazie alle quali i conflitti rimangono "coperti", non solo nei rapporti privati, ma anche in contesti pubblici, di tipo strutturato come i tribunali o, piu` informali, come i dibattiti televisivi e i talk-show.

un`infanzia vissuta sotto la stella dell`assenza e dell`estraneita`. parigi, ottobre 1942. durante l`occupazione un uomo e una donna si incontrano. lui e` un ebreo di origini toscane, lei e` una fiamminga arrivata a parigi inseguendo l`impossibile sogno di diventare ballerina. i due si sposano e hanno due figli, uno e` patrick modiano. per vent`anni vivono in un appartamento al numero 15 di quai de conti, ma quelle che conducono sono vite parallele che a volte si intrecciano per brevi istanti ma che non si incontrano mai del tutto. un`indifferenza tenacemente perseguita, segnata, per il piccolo patrick, da affidamenti a persone di fiducia (che un bel giorno vengono arrestate dalla polizia) o reclusioni in collegi spartani e inospitali (dove si viene sistemati come "nel deposito bagagli di una stazione dimenticata"). a essere narrato in queste pagine e` un universo di volti, a tratti solo un nome o un soprannome, che modiano cerca di far riemergere dalla profondita` della memoria per ricostruire una personale carta d`identita`, o meglio per tracciare un impossibile e indefinito pedigree (lasciando pero` la sensazione che quella raccontata non sia mai la sua vita). una narrazione colma di nostalgia e mistero, un affascinante ritratto di una parigi-mito, un racconto generoso e impietoso di uomini ed esistenze reali o forse soltanto possibili.

sono scritti che vanno dalle poesie e pagine di diario del nietzsche quattordicenne ai primi saggi di riflessioni sulla storia e sull`arte. e` anche evidente in questa fase il suo interesse per il mondo della mitologia nordica e germanica, come pure la tendenza a elaborare in composizioni poetiche i pensieri ispiratigli da personaggi storici e dalle figure di grandi artisti.

quando una sera di settembre arriva in uno sperduto borgo della dordogna non lontano da lascaux - mentre torbide piogge sferzano le finestre e la gran de beune scorre melmosa giu`, alla base della falesia -, il narratore, giovane maestro fresco di nomina, subito sa di aver varcato una misteriosa linea di demarcazione, e che per lui e` iniziato un viaggio nel tempo, in che suscita . glielo suggeriscono i pescatori e cacciatori che paiono usciti da antichi fabliaux, he`le`ne, la locandiera, , e yvonne, la tabaccaia, alta e bianca - -, abbondante e florida come le uri, corvina ma con gli occhi chiarissimi, che suscita in lui un lancinante, selvaggio desiderio. il maestro la spia quando, regale come sempre, i tacchi alti che infilzano le foglie cadute, attraversa prati e boschi per raggiungere il suo amante, sogna di possederla, di sventrarla, tanto lussuria e ferocia primitiva si rivelano d`improvviso intimamente legate. non a caso il sopraggiungere di yvonne puo` essere annunciato da un corteo di bambini incappucciati che inalberano nel gelo della campagna il trofeo di una volpe morta e vi danzano intorno, e seguito da oscene visioni. perche` se yvonne e` il desiderio stesso in tutta la sua immane potenza, la sessualita` come cerimoniale sciamanico e sacra trance, il borgo di calstenau e` il viscerame del mondo, l`incisione rupestre capace di riportarci ad antiche cosmogonie, all`animalita`, al primitivo - all`immemorabile origine di tutto.

oreste ne ha combinata una di troppo"e ora lo attende la scuola per cani." riusciranno a domarlo? alla fine, dopo anni di scorribande, per oreste arriva la resa dei conti: e` tempo di addestramento! ma il carlino piu` monello del mondo ovviamente non ne vuole sapere e organizza la fuga... che pero` termina in una enorme esplosione! riuscira` a salvarsi oreste? e anche se fosse, sara` mai piu` se` stesso? l`ultima avventura della saga di oreste! eta` di lettura: da 4 anni.

cio che ti isola ti salva, e la vita che ti mette in pericolo. marilu abita in cima a un?isola: sotto c?e il villaggio, in mezzo il bosco e infine la radura con la sua casa, dove nemmeno i frequenti incendi estivi possono raggiungerla. e una donna che affascina ma un po? spaventa, perche porta con se il fatto di essere stata molto libera negli anni piu liberi del secolo scorso, gli psichedelici settanta. fin troppo, pensa sua figlia angela, che sente di averne ricevuto soltanto trascuratezza. ora angela si trova costretta a malincuore ad affidarle per tre mesi la figlia adelaide - che si fa chiamare ade -, adolescente tanto attiva in rete quanto insicura nel mondo e nel proprio corpo. in questa lunga estate nonna e nipote si ritrovano insieme dopo dieci anni, si conoscono e si riconoscono, mentre la madre irrompe con telefonate ansiose sul fisso di casa perche, come primo gesto, marilu ha requisito il cellulare alla ragazza. per ade la vacanza non potrebbe cominciare peggio, invece a poco a poco diventa un?avventura. c?e un segreto di cui la nonna non vuole parlare, qualcosa che riguarda la sua storia familiare, la linea femminile che la precede - sua madre, farmacista in un paesino del sud, e la madre di sua madre, una guaritrice che e finita a vivere in un convento. un?antica colpa in questa storia senza colpevoli. sul delicato confine fra amare, proteggere e lasciare andare, fra prendersi cura e avvelenare, le tre, di madre in figlia, provano a capirsi. ciascuna ha agito con le migliori intenzioni, anche se a volte il rancore, il dolore, l?amore accecano. concita de gregorio intreccia tre generazioni, tre epoche della storia e tre stagioni della vita nelle voci di marilu, angela e ade: subito cosi vere, cosi vulnerabili e vive da risuonare immediatamente intime.

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