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fu a nove anni che liesel inizio` la sua brillante carriera di ladra. certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e piu` che rubarli li salvava. il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo fratellino. stavano andando a molching, vicino a monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. a loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone... piano piano, con il tempo ne raccolse una quindicina, e quando affido` la propria storia alla carta si domando` quando esattamente la parola scritta avesse incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto. accadde forse quando vide per la prima volta la libreria della moglie del sindaco, un`intera stanza ricolma di volumi? quando arrivo` nella sua via max vandenburg, ex pugile ma ancora lottatore, portandosi dietro il "mein kampf" e infinite sofferenze? quando inizio` a leggere per gli altri nei rifugi antiaerei? quando s`infilo` in una colonna di ebrei in marcia verso dachau? ma forse queste erano domande oziose, e cio` che realmente importava era la catena di pagine che univa tante persone etichettate come ebree, sovversive o ariane, e invece erano solo poveri esseri legati da spettri, silenzi e segreti.

scrive drummond de andrade di clarice lispector. ed e` proprio in un misterioso universo personale - un universo labirintico e lacerato - che il lettore viene come risucchiato dalla voce, visceralmente femminile, che in queste pagine tenta di dire l`indicibile, di entrare in contatto . attraverso uno sregolato, impetuoso flusso di coscienza la lispector ci fa percepire, in modo quasi fisico, impressioni e visioni di travolgente intensita`, usando una lingua che sembra inventare continuamente se stessa, il cui fascino risiede nella sua stranezza e le cui ferite sono il suo punto di forza. testo estremo di un`artista estrema, "acqua viva" costituisce il raggiungimento della maturita` della sua autrice: un assolo ammaliante, in cui tornano i temi ricorrenti in gran parte dell`opera della lispector - la natura e i suoi sfaccettati simbolismi, lo specchio e la rifrazione obliqua, il male e la morte, l`incomunicabilita` fra amanti - spinti all`incandescenza, senza che mai, ai suoi incantesimi, ci sia dato sottrarci.

eta` di lettura: da 10 anni.

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