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quale fu l`influsso degli scrittori classici sul grande poeta giovanni pascoli? attraverso lo studio di opere che vanno dalle liriche giovanili ai "poemi conviviali", enrico elli scopre nuovi spunti e legami tra l`autore dei canti di castelvecchio e la tradizione antica. con testi inediti.

a dieci anni dalla morte, testori torna in una raccolta di interventi, compresa un`intervista inedita raccolta in margine alla prima rappresentazione della sua opera "in exitu" alla stazione centrale di milano: vita, droga, fede sono alcuni dei temi chiamati in causa dall`autore, che propone una sua "umanita` totale" e anche una sua totale antiretorica e contraddittoria "cristicita`" che pero` arriva ad essere "dono di tenerezza" per chi soffre. il libro presenta anche le testimonianze di franco branciaroli e lalla romano e otto disegni inediti di giovanni testori.

il 9 maggio 1950 prende avvio, con la celebre dichiarazione schuman, una vicenda che in poco piu` di mezzo secolo ha riportato l`europa, uscita distrutta dalla terribile esperienza di due guerre mondiali combattute in larga parte sul suo territorio, tra i protagonisti maggiori della scena mondiale. cio` e` stato possibile in virtu` di una progressiva integrazione prima economica e poi politica tra un numero via via crescente di paesi: un percorso accidentato, che oggi ci offre la realta` di una unione tra 25 paesi, pronta a crescere ulteriormente, capace di ricucire le divisioni provocate dalla guerra fredda, avviata a dotarsi di una propria, inedita, costituzione.

fra il sacco della citta` nel 390 a.c. e la meta` del primo secolo a.c., roma procede alla conquista dell`italia intera e poi dei paesi che si affacciano sul mediterraneo. guida il bellicoso stato romano un`oligarchia determinata e tenace, gelosa dei propri privilegi ma nello stesso tempo aperta alle sollecitazioni provenienti dalle civilta` contigue, in primo luogo di quella greca. di questa vicenda l`autore fornisce un resoconto soffermandosi con particolare attenzione sulla dinamica istituzionale e sociale, sulle tensioni interne all`oligarchia, sui rapporti tra patrizi e plebei, e tra roma e le popolazioni sottomesse e alleate, fattori che stanno alla base sia della politica vittoriosa dei primi secoli repubblicani sia del precipitare nell`anarchia.

nel volume si passa in rassegna la critica francese, italiana e spagnola. per la francia la prima meta` del novecento e` un periodo di grande vivacita` intellettuale, che si riverbera anche nella riflessione sulla letteratura. ma anche in italia la critica letteraria puo` annoverare personaggi di statura internazionale: a cominciare da benedetto croce, per proseguire con pavese, praz, cecchi, gramsci, debenedetti, serra, de robertis, montale. il volume si conclude con una rassegna dei maggiori rappresentanti della critica spagnola, da ame`rico castro a unamuno, da madariaga a jorge guille`n, da alonso a ortega y gasset.

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