in questo volume il poeta irlandese nobel per la letteratura, in occasione del premio lericipea 2005, offre ai lettori italiani un dono di inediti sui temi a lui piu` cari e sulla sua idea di poesia. sono qui raccolti testi che esemplificano diversi aspetti della personalita` poetica di seamus heaney. il mondo ha subito uno scossone nel settembre del 2001 e gli eventi succedutisi da allora sono presenti "fuori campo", perche` il poeta tende a porli nel contesto quotidiano e locale di conflitti a lui noti personalmente (le truppe americane in irlanda nel 1944) o addirittura a cercare una risposta in un`ode di orazio sull`incertezza della fortuna.
i testi di fedro qui presentati costituiscono la piu` antica raccolta di favole che ci sia mai giunta. in queste brevi storie, raccontate in forma scarna ma incisiva, rivive una morale pessimistica di tradizione esopica, che vede nell`uomo una belva, per se` e per gli altri, e nel mondo la giungla in cui vive e prospera. ne nasce un senso di scempio, di denti aguzzi che straziano le carni, di orribili gole spalancate, di un penoso e inutile dibattersi della vittima, serrata da artigli crudeli. in questo modno lacerato, dai rilevanti connotati romani, fedro cerca un`ancora di salvezza, e la trova nella poesia.
il mondo del teatro professionistico non piaceva a pier paolo pasolini, gli era estraneo: a dominare sulle scene era infatti una lingua artificiale che a lui suonava falsa, artefatta, convenzionale. eppure, mentre nelle dichiarazioni pubbliche il poeta rimarcava lontananza e disinteresse per il palcoscenico, a un livello piu` profondo un`urgenza nutriva la sua creativita`, e intorno alla meta` degli anni sessanta, nell`era della televisione e delle masse, il tanto bistrattato teatro divento` quasi una via di fuga. con questo secondo volume si conclude la raccolta delle tragedie scritte in quel periodo: vi sono contenuti il dramma porcile, in dialogo simbolico con l`omonimo film, nel quale si racconta la vita di un grande industriale tedesco e si descrive l`eterna ipocrisia con cui si cementa la classe al potere; orgia, l`unica portata in scena con la cura personale dell`autore, in cui si mostra la disperata lotta di chi e` diverso contro la normalita` che respinge ai margini; infine bestia da stile, la storia del poeta cecoslovacco jan che lo stesso autore non ha esitato a definire . in appendice, tra gli altri materiali, compare il manifesto per un nuovo teatro, un documento teorico in cui pasolini ribadisce le sue dure critiche al teatro borghese italiano rilanciando l`idea di un insieme antico e innovatore, da cui sarebbe dipeso tutto il suo lavoro futuro. prefazione di oliviero ponte di pino.