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"tracce nella neve", ambientato in bucovina, ripercorre gli anni dell`infanzia e dell`adolescenza di von rezzori. le pagine si popolano di figure famigliari: innanzittutto i genitori e la sua sorellina ma anche cassandra, l`amata balia, e straussi`na, l`educatrice. gregor von rezzori ricostruisce le atmosfere di un mondo entrato in crisi allo scoppio della prima guerra mondiale, e definitivamente cancellato dalle bufere successive.

trentacinque anni dividono la fine inspiegabile di germund grooth e maria winckler - legati nella vita come nella morte - in fondo a un burrone nei boschi intorno a kymlinge. incidente o suicidio? alcune strane circostanze, pero`, inducono gli investigatori a pensare che possa trattarsi di omicidio: che cosa si nasconde dietro l`apparente normalita` degli "altri", il gruppo degli amici di germund e maria fin dai tempi dell`universita` a uppsala? come gia` in passato, anche oggi la polizia di kymlinge e il suo malinconico antieroe, l`ispettore di origini italiane gunnar barbarotti, brancolano letteralmente nel buio. affiancato come sempre dalla collega eva backman, barbarotti si vede costretto a scavare nei meandri della mente dei sospettati per far affiorare a poco a poco un segreto orribile che ha lasciato un segno indelebile non solo nella vita delle vittime, ma anche in quella di chi e` rimasto. le mappe interiori dei personaggi si sovrappongono senza fine, disegnando paesaggi imprevedibili e vertiginosi: dio, il destino, la morte, la colpa sono spesso al centro delle riflessioni dell`ispettore, piu` dei "crudi fatti" su cui basare le indagini. vero e proprio noir filosofico, quest`ultima prova di ha`kan nesser scandaglia ancora piu` a fondo i recessi della psiche umana, sul filo di una verita` dura quanto universale: "la vita e la morte sono sorelle".

nella campagna provenzale di fine ottocento i jason si occupano da almeno due generazioni di commercio di muli. dopo una serie di vicissitudini saranno il primogenito marceau e il cadetto ange a portare avanti l`attivita`. tanto marceau e` una forza della natura, quanto ange, biondo e di una bellezza disarmante, e` minuto e fragile. ange vive in una sorta di adorazione per marceau, sempre in attesa di un suo sguardo. il suo piu` grande dispiacere e` che il primogenito non gli presti attenzione. marceau in realta` non ha attenzioni che per lui e il cadetto non si cura d`altro che di scovare i modi che fanno posare su di lui lo sguardo grigio, trasognato e tenero del fratello.

Han Kang, con il terso, spietato lirismo della sua scrittura, scruta tante vite dilaniate, racconta oggi l’indicibile, le laceranti dissonanze di un passato che si voleva cancellato.

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