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la nascita di un sentimento nazionale tedesco e` il filo conduttore del libro di moller. l`autore ne segue le prime manifestazioni durante le guerre di federico il grande e studia lo sviluppo di una nazione culturale sulla base della contrapposizione ma anche della collaborazione tra principati e borghesia. come avvenne che bavaresi, prussiani, wuttenberghesi diventarono tedeschi? come fu possibile che dal vecchio impero uscisse l`austria? il libro offre, per il periodo che va dalla guerra dei sette anni al congresso di vienna, una sintesi che tiene in egual conto demografia, societa`, economia, politica e cultura e presenta un`immagine complessiva di quell`eta` ricca di mutamenti che collega il vecchio impero e la germania moderna.

in questo volume l`autore ripercorre i momenti principali del pensiero giuridico in occidente: dalle lontane origini greche sino all`eta` contemporanea. due millenni e mezzo di una tematica culturale in cui si intersecano la filosofia del diritto e la teoria generale del diritto. la dottrina dello stato e la storia delle dottrine politiche, vengono ripercorsi secondo un approccio anticonvenzionale che fu proprio di giovanni tarello. evitando gli schemi a base di scuole o di tradizioni, kelly tratta infatti l`evoluzione del pensiero giuridico ancorandola agli sviluppi storici generali e agli eventi politici, religiosi, economici rilevanti.

all`inizio del trecento, e per mezzo secolo, firenze costruisce una serie di "terre nuove", tra cui san giovanni, castelfranco di sopra, terranuova, scarperia e fiorenzuola. si tratta di insediamenti-pilota per favorire i rapporti tra citta` e territorio, guidati da una serie di intenti che sono insieme strategici, economici e commerciali, e governati da una precisa idea urbanistica. in quel periodo anche firenze e` oggetto di una intensa revisione urbanistica, ma il rinnovamento si scontra fatalmente con i vincoli di quello che gia` esisteva. l`indagine di friedman intende offrire una lettura rivelatrice del ruolo di questi centri, in cui si realizza mirabilmente l`utopia della "citta` ideale".

la fine della seconda guerra mondiale ha segnato l`inizio di una fase di straordinaria accelerazione dello sviluppo economico, di mutamenti profondi nella demografia e nella societa`, di riassetto degli equilibri politici ed economici mondiali. il libro si propone di descrivere questo periodo nel suo complesso, individuandone e spiegandone le caratteristiche portanti. per la sua semplicita` di esposizione, si rivolge a un lettore privo di preparazione economica specifica.

gli sono noti come una cerchia di fanatici sicari musulmani, responsabili di un numero enorme di delitti efferati e di azioni suicide, che compivano nella convinzione di guadagnarsi cosi` il paradiso - questo almeno era quanto credevano dopo essersi storditi con l`hashish (donde il loro nome arabo hasisiyyun, ). sin qui la leggenda. ma la vera storia dei nizariti (questo il nome della setta) e` ben piu` affascinante. nati nel 1094 da uno scisma interno all`ismailismo, a sua volta un ramo dello sciismo, i nizariti conquistarono in breve tempo una serie di fortezze tra la siria, l`iraq e l`iran e vi si asserragliarono. da li` lanciarono una sfida all`intero mondo islamico, che li considerava temibili eretici, e per quasi due secoli seppero tenergli testa sia militarmente sia culturalmente, elaborando una versione dell`assetto sociale, politico e religioso dell`islam radicalmente alternativa a quella sunnita che si andava allora affermando. e il coronamento di questa visione fu, nel 1164, la proclamazione della qiy?ma o , cioe` l`abrogazione dei vincoli della sar?`a, la legge religiosa, e l`istituzione del paradiso in terra con la rinascita dei fedeli nizariti a una vita spirituale immortale. in questo libro, divenuto subito un classico, hodgson non solo traccia per la prima volta la complessa storia dei nizariti, ma ne ricostruisce la raffinata e stupefacente dottrina, a partire dai testi sacri della setta e dai dotti scritti dei loro strenui oppositori.

i 19 mesi della repubblica di salo` furono l`ultima incarnazione del fascismo, quella repubblicana, sicuramente la piu` violenta e la piu` sanguinosa. nata con lo scopo di "tenere fede" all`alleanza con i tedeschi e di riscattare l`onore perduto con l`armistizio dell`8 settembre 1943, la repubblica sociale italiana realizzo` l`ultimo atto del regime: una guerra spietata contro i nemici interni ed esterni, ovvero i partigiani, gli antifascisti, gli ebrei, i dissidenti e gli oppositori che non aderirono al disperato tentativo di mussolini di conservare il potere e di salvare il fascismo, anche a costo di scatenare una feroce guerra civile.

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