
koinsky, il protagonista de "gli scorpioni del deserto", ci racconta varie storie della seconda guerra mondiale. le storie, disegnate da pratt durante il suo soggiorno londinese nel 1956-57, erano state pubblicate sulla rivista corto maltese tra il 1988 e il 1992. dalle sabbie del deserto libico alle foreste infestate dai giapponesi, dalle lagune di comacchio ai bordelli africani, queste avventure di guerra sono le `piccole` storie di uomini che ogni giorno devono confrontarsi con le piu` varie e inconsuete situazioni che pero` alla fine faranno la differenza fra il continuare a vivere e il morire.


cosa ci vela il velo portato dalle donne islamiche nel contesto delle societa` occidentali? che rapporto ci puo` essere tra uno stato moderno e il sacro? cosa vuol dire cittadinanza? e una cosa che ci include in una comunita`, o che ci da` diritto a forme di diffidenza e segregazione? re`gis debray, uno dei piu` importanti intellettuali e pensatori francesi di oggi, interviene in questa accorata lettera aperta ai suoi colleghi sulla questione dell`uso del velo islamico in francia. questione che, com`e` noto, e` andata ben al di la` della sua problematica di disciplina didattica per la scuola dell`obbligo, per diventare la pietra di paragone di un dibattito sulla (sulle) liberta`, sulle identita` e sulla possibilita` di essere tutti, indipendentemente da religione e razza, cittadini (e) repubblicani, cioe` abitanti liberi di uno stato laico e plurale: "una legge restrittiva non sarebbe in armonia con lo spirito dei tempi, anche se al giorno d`oggi potremmo essere trattati con una certa indulgenza (i reazionari progressisti sono sempre piu` impopolari dei progressisti retrogradi)".


i quindici racconti di questa raccolta sono incroci tra la realta` e la fiaba: vi compaiono omini in miniatura tenuti in gabbia come animali da compagnia, piccole patate ambulanti, coppie con la testa a forma di zucca e sculture fatte d`aria e d`acqua in vendita nel bel mezzo del deserto del nevada; ma anche l`inevitabilita` della morte, la crudelta` delle adolescenti, le dinamiche irresistibili del desiderio, la solitudine e il conforto dell`amore, la voglia di sfidare il proprio destino.


il mito ottocentesco di venezia, citta` di spie e intrighi, e` stato anche alimentato dal ferreo controllo che il consiglio dei dieci manteneva sulla citta` e i suoi territori. strumento essenziale del potere politico erano le denunce anonime, depositate in apposite bocche di pietra, spesso indicanti il reato contro cui testimoniare. paolo preto parte dallo sviluppo del sistema giuridico attraverso i secoli per tracciare una storia della repubblica veneta attraverso le denunce segrete, soffermandosi in particolare sul periodo dopo il seicento, quando le autorita` controllavano e indagavano su quasi ogni aspetto della vita politica e sociale, ma anche sulla sfera morale dei singoli cittadini.

l`adolescenza in quanto stagione della vita individuata, dotata di caratteri propri, nasce alla fine dell`ottocento. partendo da questa asserzione, l`autore esamina le testimonianze letterarie, artistiche e scientifiche dell`epoca per mostrare come nei piu` diversi contesti l`adolescenza diventi un oggetto di rappresentazione e studio, ad esempio in psicologia e psicoanalisi, e come quella stessa rappresentazione contribuisca alla costruzione sociale dell`adolescenza stessa.

in un`intervista rilasciata verso la fine della sua vita, carlo bo annoverava esplicitamente clemente rebora tra le tre o quattro figure letterarie del xx secolo che egli auspicava potessero essere traghettate nel iii millennio. maestro di un sapere che intreccia ardore poetico e passione religiosa, rebora merita certamente di essere reso meglio accessibile al pubblico degli studiosi anche attraverso un`accurata edizione del suo epistolario. il volume, primo di una trilogia, e` frutto di una ricerca avviata dall`itc-isr centro per le scienze religiose di trento nel 1995, nell`ambito del , tesa a creare un`edizione di grande rigore critico e completezza esaustiva dell`epistolario di rebora. accoglie le lettere degli anni 1893-1928. la vita di clemente rebora e` segnata dal talento poetico e dall`appassionata ricerca di identita`: la sua produzione epistolare intreccia il disegno della vita quotidiana, come anche l`architettura progettuale delle scelte determinanti, rivela lo spessore del suo essere e il travaglio del suo divenire, in un efficace alternarsi di toni e di colori. profondo inoltre e` il legame rosmini-rebora: illuminare l`universo rosminiano anche nella originale angolazione di un discepolo del roveretano aggiunge un tassello di grande significato.


domenico stasi e` un anziano ex insegnante, uomo colto, sollecito, impegnato e di apparente pacatezza. quando apprende che nina, una sua antica allieva, e` indagata per partecipazione a banda armata, decide di incontrarla per essere rassicurato della sua innocenza. ma nina si proclama colpevole e affida a stasi un incarico delicato: dovra` recarsi in un appartamento abbandonato, cercare una copia della "morte di virgilio" di hermann broch, trascrivere una frase sottolineata a pagina 46 e farla avere a un non meglio precisato "contatto". con leggerezza, quasi per gioco, stasi esegue gli ordini. non si tratta affatto di un gioco. stasi viene convocato dalla polizia, che segue ogni sua mossa; il contatto non si accontenta del messaggio e gli fa recapitare una pistola con la quale dovra` sparare a un importante bersaglio... un meccanismo inesorabile si e` messo in moto. ma e` realmente cosi`? chi e`, realmente, il professor stasi? e un assassino? e una vittima? e un innocuo zimbello?

era il 1979 quando un giovane deciso a laurearsi sui movimenti autonomistici sbarco` per la prima volta in corsica. da allora vi e` tornato molte volte, in molti modi, e ogni volta si e` sentito a un tempo pago e insoddisfatto, desideroso di vedere ancora, e di capire. e l`amor di corsica, originato da quest`isola unica, dura, piantata al centro del mediterraneo in un magico cerchio di acqua, di popoli, lingue e culture, che parte dalla sicilia e va fino all`arabeggiante andalusia. l`autore percorre tutta l`isola, anche nei suoi angoli piu` segreti, e la racconta con le parole dell`innamorato fedele e corrisposto. durante il viaggio emergono, oltre a quelle forti del presente, figure e immagini antiche: seneca, napoleone, i deserti, il vino, le foreste. cosi` la corsica si rivela indipendente e orgogliosa, e ancora oggi, nella sua rocciosa immobilita`, sembra guardare impassibile i destini incerti degli uomini che la attraversano. "per me il gusto principale del viaggio non e` conoscere cose assolutamente nuove e diverse da quelle che conosco. e passione per le somiglianze piu` che per le differenze. puo` essere un nome, una scritta, un piatto, un intonaco, un panorama, qualsiasi cosa che metta in rapporto due punti diversi, e a me noti, di questa europa mediterranea di cui, alla fine, la corsica e` al centro. per chi concepisca il viaggio a questo modo, la corsica non puo` essere meta di un viaggio solo.


attraverso la paziente e sempre dolorosa raccolta di interi epistolari e di un gran numero di "ultime lettere" dei caduti sul fronte russo (di qui il titolo del libro), muto revelli rida` voce a quei "sommersi" della storia che il silenzio delle fonti ufficiali si ostina, ovunque e da sempre, a soffocare. e che invece riemergono a dire, vivi e presenti nella loro quotidianita`, i problemi e gli interrogativi di una condizione umana. diecimila lettere, migliaia di uomini che parlano, che raccontano. alcuni che dicono quasi tutto, disegnano l`arco completo della loro vita militare; altri, con testimonianze frammentarie, restituiscono poche pagine della loro esperienza. pagine tutte ancora attuali, a settant`anni da quel conflitto epocale, per testimoniare insieme, l`orrore, lo squallore della guerra e la cultura materiale di quei soldati contadini.




eugene rogan ripercorre la storia degli arabi a partire dalle conquiste ottomane del xvi secolo, attraverso l`imperialismo europeo prima e la guerra fredda poi, fino all`attuale egemonia americana. facendo ampio ricorso ai racconti dei testimoni diretti degli avvenimenti narrati, questo libro restituisce la ricchezza di voci differenti - intellettuali e studenti, poeti e politici, protagonisti e comprimari - in un disegno ricco di trame affascinanti. la sconfitta sofferta contro gli ottomani nel 1516 chiuse la lunga e gloriosa esperienza dell`indipendenza: i paesi arabi, dal medio oriente al marocco, entrarono a far parte dell`impero turco e vi restarono fino al 1918. la loro storia precedente (dal vii al xvi secolo) entro` dunque nel mito, divento` leggenda e suscito` il rimpianto per la grandezza perduta, alimentando un bisogno di rivalsa mai sopito. seguendo l`evoluzione dell`identita` araba, rogan affronta i temi che ancora oggi infiammano la regione: il conflitto israelo-palestinese, l`affermazione dei nazionalismi, il potere economico e politico del petrolio, il rapporto tra islam e societa` civile. un ritratto sfaccettato e suggestivo, un riferimento essenziale per comprendere la storia moderna del mondo arabo e intuirne il futuro.



la seconda guerra mondiale e` un incubo che tuttora si staglia al centro dell`eta` contemporanea: in quanto confutazione totale di ogni nozione di progresso umano e in quanto conflitto la cui eredita` ancora ci perseguita a settant`anni di distanza. il libro di norman stone, che si propone di narrare la guerra nel modo piu` sintetico possibile, rende incredibilmente nuova una vicenda che nei suoi lineamenti fondamentali e` familiare ai piu`. grazie al ritmo di una scrittura capace di catturare l`attenzione, ci si sente di fronte allo svolgersi incalzante di una storia terribile. quello di stone e` un tentativo di trasmettere quel che risulta molto difficile comunicare: il senso di un conflitto epocale quale emerge dalla ricostruzione dei fatti, degli atti e delle scelte dei protagonisti.



A metà anni settanta Richie Furay aveva lasciato i Poco per intraprendere la sua carriera da solista. Questo CD contiene il concerto registrato nell'Agosto 1976. Un concerto in cui Furay ( membro fondatore sia dei Poco che dei Buffalo Springfield ) rilegge brani suoi, della sua carriera solista, ma anche canzoni del passato come Kind Woman e I've Got A Reason.



il tenore mario, al secolo giovanni matteo de candia (noto anche come mario de candia), fu uno dei grandi tenori dell`ottocento. successore di rubini a parigi e londra, canto` anche a pietroburgo, in spagna, negli stati uniti e nelle citta` britanniche, mai in italia, si dice per un voto fatto in gioventu`. era nato a cagliari nel 1810. mario ebbe vita avventurosa e cio` contribui` al fiorire di leggende e invenzioni su di lui. in questo libro la vita, i viaggi e le avventure di mario sono raccontate su base documentale: fonti d`archivio, epistolario, giornali, pubblicazioni ottocentesche. e da questa biografia emerge anche un quadro degli usi, teatrali e no, e della storia dell`epoca.





le "prose" di carducci sono riunite nei ventisei volumi delle "opere" dell`edizione nazionale. migliaia di pagine che il curatore di questo volume ha antologizzato in base ad alcuni criteri generali: la "rappresentativita`" degli scritti rispetto a tutto l`arco cronologico della produzione dello scrittore e rispetto a tutti i generi letterari e ai settori ai quali lavoro`, l`attenzione ai punti di forza della sua tecnica d`indagine e la riproduzione per intero dei saggi. una campionatura, e non un rimaneggiamento, di una vasta produzione, un`esposizione al pubblico di scritti d`autore con l`avvertenza che quello che non viene in essa incluso non e` di minor valore. un modo quindi "per cominciare a conoscere carducci".








CD + Libro. Sound And Media, 1996, UK. Una guida compatta di 120 pagine alla musica dei R.E.M. che esamina la storia della band a partire dalle loro prime incisioni fino al disco con cui hanno vinto un Grammy Out Of Time e al loro più grande successo Automatic For The People del 1992 con cui hanno raggiunto il primo posto in classifica sia in USA sia in UK. In allegato un Compact disc in edizione limitata con interviste inedite registrate nel marzo 1991 dal giornalista Stuart Batsford nel backstage del The Borderline e a bordo di un treno diretto a Dover. In inglese.

bologna, tardo giugno dell`anno domini uno nove nove due: il vecchio alex e` l`ombra di se stesso. a ridurlo in ruina, la partenza per l`america di una ragazza diversa da tutte le altre: la soave adelaide e` ormai approdata in una remota contea della pennsylvania, e restera` laggiu` per l`intero anno scolastico. come sopravvivere alla sua mancanza per dodici lune? per fortuna ci sono gli amici. e` l`anno dell`europa unita e dei confini che cadono, l`estate perfetta per raggranellare denari e partire in interrail, incontro alla liberta`. frattanto, dall`altra parte dell`oceano, aidi prende le misure al nuovo mondo e fronteggia un`inattesa solitudine. l`estate trascolora in autunno, arrivano il natale e un anno nuovo dallo sghembo finale dispari. nessuno dei due sa dimenticare l`altro, ma la nostalgia rischia di mandarli a fondo entrambi. la distanza e` una condanna senza appello? si puo` crescere restando fedeli a se stessi? cosa si puo` raccontare e cosa invece va taciuto? sono domande che tanto lui quanto lei si pongono, consegnando la propria voce all`archivio magnetico, alle pagine del diario e a lettere struggenti che impiegano tre settimane per arrivare a destinazione. un giorno, forse, non serviranno piu` le parole; bastera` tornare a guardarsi negli occhi e all`istante sara` tutto chiaro. a trent`anni dalla pubblicazione di "jack frusciante e` uscito dal gruppo", uno dei piu` grandi bestseller della letteratura italiana, enrico brizzi ci regala un nuovo viaggio nel mondo di alex e aidi, i protagonisti che hanno emozionato tre generazioni di lettori. cos`e` successo dopo la loro separazione? la risposta e` questo sorprendente romanzo a due voci, tenero e feroce come la stagione elettrica dei diciott`anni, con tutti i dolori, le domande e le sorprese che porta con se`.