
l`uomo grassocio che sbarca, nel maggio 1814, all`isola d`elba sembra un commerciante qualsiasi: e` napoleone bonaparte. tra gli elbani che lo accolgono diffidenti e curiosi c`e` martino aquabona, un letterato che non si rassegna all`inumanita` degli uomini e che da anni cerca di decifrare il mistero dell`eroe, o dell`orco, che ha sconvolto l`europa. nominato bibliotecario dell`imperatore, martino diventa testimone e interprete dello strano interludio dei 300 giorni e dell`intera parabola napoleonica, di cui cerchera` di deviare il percorso con un gesto estremo. le sue memorie sono il dialogo su due modi di vivere: modificare il mondo attraverso l`azione eroica, o cercare di dargli un senso attraverso la scrittura. da questo romanzo e` stato tratto il film di paolo virzi` n (io e napoleone).

il supremo ostacolo al nostro cammino umano e` la "trascuratezza" dell`io. nel contrario di tale "trascuratezza", si trova il primo passo di un cammino veramente umano. la conseguenza inevitabile e letteralmente tragica della confusione in cui oggi si "dissolve" la realta` dell`io e` il "dissolvimento" del termine tu. l`uomo di oggi non sa dire coscientemente "tu" a nessuno. giussani, fondatore di comunione e liberazione, spiega come intraprendere un percorso verso la vera conoscenza di se` attraverso il rapporto umano con cristo, un dio che si rende uomo, cammina, mangia, si commuove e compie gesti di infinita` bonta`, e cosi` rivela la via lungo cui riconoscere il proprio destino di figli e quindi il proprio volto.


jane takagi-little e` una giovane americana di madre giapponese nata a quam, (minnesota). per vivere produce documentari televisivi per il mercato giapponese, come il suo "anno di carne", che e` dedicato a uno show di promozione delle carni americane dal titolo "my american wife". si tratta di raccontare una volta alla settimana la vita di una famiglia rappresentativa, sana e felice, mettendo sempre al centro del documentario la padrona di casa e la sua abilita` nel cucinare un piatto tipico a base di carne. jane prende molto sul serio il suo lavoro, ma a poco a poco finisce per stancarsi del prototipo della famiglia americana felice, cominciando a considerarlo una falsa rappresentazione della realta` sociale in cui vive.

dal confronto di miti dall`america del nord, dal brasile e dal peru` emerge una costante del pensiero amerindiano: la tendenza a opporre immagini che vengono incarnate dal mito nella figura di una coppia di fratelli gemelli. ma mentre i nostri castore e polluce tendono a voler essere uguali in tutto, i gemelli americani sottolineano continuamente la loro differenza. e` un "pensiero dell`altro" come necessita` storica e metafisica che condiziono` fra l`altro l`incontro delle culture americane con gli invasori europei. il tema del libro e` la storia, basata su confronti mitologici e documenti del folklore, di cio` che potremmo chiamare una "impossibile gemellita`".


una riflessione che si inserisce nel dibattito culturale e politico di oggi.







il giornalista newyorkese (e dongiovanni passivo) patrick wallingford sta facendo un reportage in india quando si vede divorare una mano da un leone da circo. milioni di spettatori assistono all`episodio in tv e wallingford diventa celebre ben oltre i confini del suo paese. e un`occasione d`oro per il dottor zajac, un famoso chirurgo di boston, che aspetta da anni di eseguire il suo primo trapianto di mano. zajac ha un`ex moglie che lo vuole morto, un figlio dodicenne con problemi di anoressia e un cane molto bizzarro. proprio mentre zajac contatta wallingford per proporgli l`intervento, un`ammiratrice, doris clausen, decide di donare al giornalista la mano del marito. il problema e` che il marito e` ancora vivo, giovane e in buona salute.