arrigo cervetto e stato fondatore, teorico e massimo dirigente di lotta comunista. dall?esordio nel ?43-44 nella guerra partigiana sino alla sua scomparsa nel febbraio 1995, gli oltre cinquant?anni della sua vicenda politica possono essere riassunti in una ventina di battaglie. va da se che quei combattimenti, indirizzati dal restauro e dallo sviluppo della teoria marxista dell?economia, della politica, del mutamento sociale e delle relazioni internazionali, sono il filo conduttore di questa selezione dei suoi scritti. perche un giovane dovrebbe interessarsi a una figura politica del secolo scorso, e a scritti che risalgono a trenta, cinquanta o settantacinque anni fa? la prima risposta e che, dopo i cicli della strategia rivoluzionaria affrontati da marx ed engels e da lenin, cervetto restaura e fa avanzare la teoria sullo sviluppo imperialista, sullo stato e sul partito: il suo contributo specifico e aver dimostrato che il modello bolscevico di partito poteva essere insediato in una metropoli della maturita dell?imperialismo, e aver sviluppato analisi e teoria per poter agire in quella maturita. la seconda risposta e piu puntuale, e riguarda le battaglie affrontate in questi trent?anni, dalla scomparsa di cervetto. non c?e combattimento in cui non ci si sia fatti forti di quell?esperienza teorica e politica. non c?e dubbio. per ogni giovane che abbia "gusto nel comprendere, gusto nel battersi", queste pagine sono una lettura obbligata.
quali sono le ragioni dell?attenzione della scienza marxista non solo e non tanto alla religione in generale, dal punto di vista della concezione materialista, ma nello specifico alla chiesa cattolica sul piano della sua azione politica e della sua visione strategica? la risposta piu ovvia e che si tratta di studiare la maggiore forza politica della classe dominante, e l?unica con insediamento mondiale. nel corso degli ultimi decenni si e trattato di studiare l?organizzazione cattolica per una battaglia politica che ne mostrasse, certo, il tratto di garante della conservazione sociale, sfuggendo pero alla malattia infantile massimalista dell?anticlericalismo. oggi si aggiunge un ulteriore compito specifico, nella nuova congiuntura segnata dal "declino atlantico" e dall?irruzione dell?asia. si tratta di studiare la "chiesa multipolare" come forza e riserva ideologica dell?imperialismo unitario, nella "crisi dell?ordine" e nelle sue guerre. agostino scrisse "la citta di dio" nella fase terminale dell?impero, dopo che roma, nel 410, era stata messa a sacco dai visigoti di alarico; i pagani davano al cristianesimo e all?abbandono degli antichi dei la responsabilita per quella catastrofe. quella teologia politica e anche una teologia del declino. oggi leone xiv, papa del multipolarismo, e anche agostino papa americano, giacche l?america non e piu superpotenza garante dell?ordine. e cosi acuta la percezione in vaticano del declino usa, e delle sue conseguenze - anche belliche - nella "crisi dell?ordine"? ed e per questo che si consultano le carte d?archivio sul "vaticano e la guerra"?
"era un tutt?uno col suo strumento. non aveva una tecnica di cui prendere nota, non c?erano accordi che potessi riconoscere [...] non conoscevo niente di quello che stava facendo, mi limitavo a guardare, ad ascoltare, a sentire e a volerlo fare anch?io." cosi neil young descrive james marshall hendrix, l?angelo hippy e zingaro astrale che sente la musica e cerca uno strumento per portarla sulla terra. a procurarglielo saranno le donne, sue alleate elettriche, che a jimi porteranno in dote anche le conoscenze piu significative e le esperienze fondamentali per la sua carriera di "piu grande strumentista della storia della musica rock". norman, instancabile narratore e attento ascoltatore, raccoglie il filo dei ricordi del fratello leon, delle compagne kathy etchingham e linda keith, e di molte altre persone a lui vicine, per intessere una nuova trama della sua breve e avvincente vita - dal piccolo buster che dorme con la chitarra stretta al petto, al jimmy delle prime revue band del chitlin? circuit di un?america ancora segregazionista, al jimi rockstar in balia di piccoli e grandi sfruttatori.
toto era un uccello grande grosso e pesante, a forma di pera. non sapeva volare e, soprattutto, era raffreddato. molto raffreddato. raffreddatissimo. passi per il naso sempre colante e la dizione fuorviante, ma con gli starnuti come la mettiamo? gli starnuti sono pericolosi! e infatti fini col farne uno talmente grande che... a fine libro, una scheda informativa ci dira tutto quel che si sa sul dodo e la sua estinzione. testo in rima interamente in stampatello maiuscolo. eta di lettura: da 6 anni.
l?orso imbronciato di nick bland ha salutato i suoi amici leone, alce, zebra e pecora perche e tempo di letargo. sulla strada di casa pero incontra una volpe malandrina che tenta di convincerlo che la sua caverna e troppo piccola per un orso maestoso come lui e si offre persino di aiutarlo a cercarne una piu grande! ma volpe e davvero cosi altruista? oppure ha in mente un piano tutto suo? testo in rima. eta di lettura: da 4 anni.
"chi potra mai spiegare, descrivere o comprendere napoleone?" si chiedeva honore de balzac. chi riuscira a decifrare, al di la dell`iconografia sontuosa, il mistero del giovane generale corso capace di persuadere milioni di francesi che fosse proprio lui l`uomo che stavano aspettando? l`uomo che nell`arco di vent`anni ha dominato l`europa alla testa di un`armata invincibile, ha donato al mondo il primo codice civile moderno, ha conquistato ed esercitato un potere assoluto, ha causato milioni di vittime e ha trascorso i suoi ultimi giorni confinato su un`isola sperduta dell`atlantico, dove, con le sue memorie, ha saputo reinventare se stesso consegnandosi al mito? bart van loo, saggista e storico fiammingo, trova una possibile risposta a queste domande negli anni affascinanti e turbolenti della rivoluzione francese. anni che decretarono la fine del sistema feudale e l`abolizione dei privilegi della nobilta e del clero, celebrarono i diritti dell`uomo e con il terrore giacobino finirono per soffocare il paese nel sangue. in quel caos di odio e anarchia, napoleone mosse i primi passi come soldato dell`ancien regime, sfrutto abilmente occasioni e incontri con politici potenti, piego le circostanze alla propria hybris e al proprio sconfinato arrivismo. fu, letteralmente, l`erede della rivoluzione, all`ombra della quale si svolse ogni sua azione, dalla trionfale campagna d`italia al drammatico epilogo di waterloo. la rivoluzione fu lo sfondo in cui l`eroe leggendario di arcole e l`essere umano in carne e ossa - con i suoi errori, i crimini e i successi, i dubbi, gli amori, le malattie e i periodi di depressione - si sovrapposero, spesso confondendosi tra loro e confondendo i contemporanei, che del provinciale arrivato a guidare un impero seguirono ciecamente ogni impresa o detestarono la smisurata fame di gloria e di potere. con uno stile vivido e coinvolgente, van loo restituisce non solo il ritratto di una figura monumentale, capace ancora oggi di suscitare fascino e in