
chi e davvero ?o nasone, accusato di rapina a mano armata, associazione a delinquere, associazione mafiosa, 182 omicidi commessi e commissionati? se lo chiede la scrittrice a cui il giornale da l?incarico di intervistare proprio lui, il superboss. a lei che di criminalita non sa niente, che si e sempre occupata di adolescenti, tutt?al piu cantanti, attrici, gente dello spettacolo. il loro e l?incontro di due mondi lontanissimi che tali devono rimanere, almeno nelle intenzioni della protagonista. eppure, quando lui inizia a parlare, qualcosa cambia. quest?uomo spietato che alleva colombi e crede negli ufo comincia a interessarla. non tanto quando si sofferma sulle cronache di furti, sparatorie e vendette, piuttosto per la nostalgia che vibra nei racconti delle donne incontrate e perdute, degli amici morti ammazzati, degli affetti famigliari. quando insomma, pur non rinnegando il proprio passato, il boss si mostra vulnerabile. il dubbio: forse la sta manipolando? e sul piano dei rapporti affettivi che boss e scrittrice si incontrano: nelle ferite di genitori incerti, forse sbagliati. nel mistero dei figli con cui non sanno piu comunicare e che temono di aver perso per sempre. il confronto tra loro, pur sempre carico di diffidenza, si trasforma allora in un viaggio tra ricordi, confessioni, fraintendimenti e proiezioni, ma soprattutto rivelazioni su figli che non sono quello che loro credono. cosi, quando la protagonista si trova a cercare le tracce del figlio di misso nelle strade di napoli, capisce di cercare qualcun altro: sua figlia che le sta sfuggendo. nei quattro anni trascorsi dal suo piu recente romanzo ci e mancato lo sguardo di teresa ciabatti, la sua cifra stilistica unica, la lucidita, l?ironia, l?equilibrio assoluto del fraseggio. con l?intensita e l?anticonformismo radicale della sua scrittura, ciabatti conduce una protagonista che le somiglia in territori a prima vista remoti e indecifrabili, per riportarla a casa piu dolente e saggia, capace di riconos