C'è chi li considera "astronauti sonici all'opera dove l'aria è sottile", ma gli Henrys sembrano piuttosto dei marziani per il gusto, la cura e la passione con cui realizzano dischi meravigliosi come il nuovo Secular Hymns & Border Songs. Con strumenti vintage e una classe straordinaria nel maneggiarli, Don Rooke (chitarre), John Sheard e Jonathan Goldsmith (organo), Michael White (tromba), Andrew Downing (basso), Leana Rutt (violoncello), Maggie Keogh (voce) e Clayton Rooke (batteria) suonano un'affascinante e cinematografica combinazione di folk, blues e jazz quasi esclusivamente strumentale che fa venire in mente le colonne sonore di Ry Cooder, il ragtime di Leon Redbone e i romantici valzer di Tom Waits. Ogni CD è fatto a mano, collocato in una busta di carta con un'artwork sempre diverso e unico per ogni singola copia. In America lo chiamerebbero "a work of love!"