gia` a meta` degli anni novanta, destra populista e cattolicesimo tradizionalista hanno cominciato a lanciare allarmi contro i pericoli a cui una fantomatica `teoria del gender` esporrebbe la societa` (o anche la nazione, la famiglia, la civilta`, la gioventu`, l`infanzia e chi piu` ne ha piu` ne metta). oggi, il nemico e` l``ideologia gender`, un`etichetta che serve a evocare l`attacco, unitario e programmatico, che una molteplicita` di soggetti (le femministe e le persone lgbtq+ prima di tutti) starebbero sferrando all`ordine naturale alla base della nostra societa`. da chi si aggirerebbe per le scuole a confondere l`identita` sessuale di ignari bambini agli uomini che mettono la gonna, fino ai fanatici delle lettere e simboli finali (schwa, u, *). ma sono davvero questi gli oggetti del contendere? perche` ci si accalora tanto su questi temi? quali sono le istanze portate avanti dagli antigender e, sul fronte opposto, da chi sfida l`ordine `naturale`? se gender e` una parola moderna, questa sfida e` iniziata molto tempo fa. una lunga storia a cui conviene prestare attenzione, oltre le comode semplificazioni.