falls landing, florida. luogo di parchi a tema, palazzoni fatiscenti, bouganville bruciacchiate dal sole e di un lago immobile e scuro come un presentimento. sulla scena, un gruppo di tredicenni che osserva tutto e tutti: hazel, britney, leila, isabel, jody e christian. guardare e` per loro un atto di potere che esercitano tenacemente e all`unisono. si accovacciano tra i cespugli e studiano i maschi sul campo da basket, attirano adulti ignari e incolpevoli verso nidi di formiche rosse e aspettano le loro urla, notano il trucco sbavato delle madri, le rughe intorno agli occhi e alle labbra, e vegliano sulla tenda in cui i ragazzi piu` grandi si intrufolano di notte. qui vedono spesso anche sammy, la figlia del predicatore, oggetto privilegiato del loro guardare ossessivo. lei e` diversa, interessante. ed e` innamorata di eddie, il bello della scuola. poi, all`improvviso, sammy scompare nel nulla. la camera da letto vuota, lo schermo del pc in frantumi, la comunita` in panico. le voci delle madri riecheggiano ovunque, senza tregua: scrutando la scena da lontano, mentre gli adulti si affannano nelle ricerche e le malelingue si mettono al lavoro, il gruppo assiste compatto, vigile. un`amicizia densa, costellata di piccole brutalita` e gioie maniacali. un tutt`uno rauco, singolare, che sfugge a ogni definizione se non a quella materna: cosi` dicono le madri di falls landing, che da parte loro sembrano preoccupate piu` che altro di sottrarre le figlie, e se` stesse, a una mediocrita` annunciata sperando nel talent show annuale. le madri non possono capire, non possono trovare sammy. quando una ragazza scompare, c`e` chi glorifica e chi equivoca. hazel, britney, leila, isabel, jody e christian, un`unica mente come un alveare, si avvicinano pericolosamente al segreto piu` torbido che aleggia sulla cittadina. ma tutto questo ha un prezzo. cio` di cui le ragazze saranno testimoni le perse |