un paese di montagna, un`antica villa con troppe stanze, l`ultimo erede di un casato ormai estinto, lo scontro al calor bianco tra due uomini che non sembrano avere nulla in comune... quanto siamo fedeli all`idea di noi stessi che abbiamo ricevuto in sorte? l`ultimo erede di una dinastia decaduta, i cimamonte, si e` ritirato a vivere nella villa da sempre appartenuta alla sua famiglia. la tenuta giganteggia su vallorga`na, un piccolo e isolato paese di montagna. l`ultimo dei cimamonte e` un giovane uomo solitario che in paese chiamano scherzosamente . sospeso tra l`incredibile potere del luogo, il carico dei lavori manuali e le vecchie carte di famiglia si ritrova via via in una quiete paradossale, dorata, fuori dal tempo. finche` un giorno bussa alla sua porta nelso, appena sceso dalla montagna. e lui a portargli la notizia: nei boschi della val fonda gli stanno rubando seicento quintali di legname. inaspettatamente, risvegliato dalla smania del possesso, il sangue dei cimamonte prende a ribollire. un romanzo classico eppure nuovissimo, epico e politico, torrenziale e filosofico, che ci interroga a ogni riga sulla liberta` delle scelte e la forza irresistibile del passato.
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