giordano bruno, galileo, huygens: e` dalle loro storie che comincia il viaggio cosmico di frank westerman. ogni volta che uno scienziato ha puntato il suo telescopio verso il cielo, l`universo si e` allargato e gli esseri umani si sono scoperti piu` piccoli. se non siamo al centro dell`universo, chi siamo? una domanda che porta l`autore ai quattro angoli del globo, sulle tracce di chi il cosmo lo ha studiato o visitato di persona: in india, patria di un programma spaziale avveniristico, in kazakistan, da cui partirono gli sputnik, per poi tornare nei paesi bassi, dove per la prima volta e` stato fotografato un buco nero. con il conforto della scienza, l`umanita` che oggi si affaccia sullo spazio parla di cooperazione e pace: cosi` la stazione spaziale internazionale ha ospitato astronauti da tutto il mondo, e con le sonde voyager e` stato mandato nel cosmo un disco con la musica di mozart, nella speranza che un alieno sia in grado di ascoltare, un giorno, di cosa siamo capaci. eppure, quando l`uomo mosse i primi passi fuori dall`orbita terrestre, in piena guerra fredda, il nostro piccolo pianeta era sull`orlo dell`armageddon nucleare, e nei paesi bassi uno dei radiotelescopi piu` potenti del mondo sorge sulle macerie di un campo di prigionia nazista. dobbiamo aspettarci che presto ogni nazione rivendichi per se` un pezzetto di cielo? con un fiuto infallibile che dalle storie piu` piccole lo porta a interrogarsi sui grandi temi del presente, frank westerman esplora i sogni e le contraddizioni della cosmonautica, cercando di capire se e` vero che tra le stelle vorremmo trovare un mondo migliore, ma soprattutto se saremo in grado di costruirlo. |