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"e nell`idea di romanzo, studiato da giacomo debenedetti soprattutto sui campioni di proust e svevo, che la cieca avventura di vivere si presta a essere letta e decifrata. in questo passaggio metafisico, che e` una sorta di traghetto sacro grazie al quale e` concesso al critico di rifare in eterno i passi di orfeo, la confusione e l`assurdo fanno una frivola riverenza alla ragione. gli ultimi scritti di debenedetti, qui raccolti, non hanno per fine il vero e proprio giudizio di valore, ne` semplicemente la ricostruzione di un itinerario psicologico, ma un rosario di rivelazioni: la verita` vi scocca a frammenti, improvvisa, faticata e quasi gioiosa. debenedetti era insomma un illuminista dell`irrazionale". (cesare garboli)