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eschilo e` il primo dei grandi tragediografi greci, vissuto tra il 525 e il 455 a.c. la cultura ellenica stava allora passando da una visione arcaica dell`universo a una concezione piu` razionale. l`idea di un destino dominato da forze cieche e oscure stava lasciando il posto a un`organizzazione della vita sociale secondo forme di partecipazione collettiva al potere, basata su regole imparziali e democratiche. i protagonisti delle tragedie di eschilo non sono piu` semplici mortali in balia di forze estranee, ma uomini coscienti, certo sottoposti alle dure leggi della necessita`, ma anche responsabili delle proprie scelte. i suoi personaggi, quindi, sono vittime e colpevoli insieme, figure complesse e spesso (basti pensare a clitennestra) stupendamente delineate nella loro profondita` emotiva.