"l`invisibile rivoluzione conformistica di cui pasolini parlava con tanto accanimento e sofferenza dal 1973 al 1975, non era affatto un fenomeno invisibile. cbi ricorda anche vagamente le polemiche giornalistiche di allora, a rileggere questi `scritti corsari` puo` restare sbalordito. il fatto e` die per pasolini i concetti sociologici e politici diventavano evidenze fisiche, miti e storie della fine del mondo. finalmente, cosi`, pasolini trovava il modo di esprimere, di rappresentare e drammatizzare teoricamente e politicamente le sue angosce... di parlare in pubblico del destino presente e futuro della societa` italiana, della sua classe dirigente, della fine irreversibile e violenta di una storia secolare." (dalla prefazione di alfonso berardinelli)