seguire i voli delle rondini o le fioriture delle veroniche. scoprire che il rospo si per primo e che il picchio sa vedere nel futuro. ricordare che della pervinca scriveva giovanni pascoli, dell`usignolo john keats, e dell`upupa il poeta persiano farid ad-din attar. per spalancare il panorama di meraviglie che l`universo naturale contiene non occorrono grandi spedizioni, possono bastare un parco cittadino, un balcone, persino una fessura nel pavimento di casa. tenendo gli occhi e la mente bene aperti impareremo a decifrare le voci delle rondini e le abitudini dei merli, ad amare alcuni insetti e a combatterne altri, a seguire il ritmo con cui di stagione in stagione si vestono e si svestono gli alberi, dal flessuoso salice al burbero castagno. ricorda susanna tamaro. una passione mai sopita e che in un tempo di lutti e difficolta` come l`attuale si impone come una necessita`, quella di tornare a meravigliarsi, a provare gratitudine per la ricchezza e lo splendore dell`esistente. il suo prende vita lungo i mesi grazie a un`osservazione quotidiana colta e intima, che si incanta per il volo delle coccinelle e dialoga con i grandi autori del passato, da plinio il vecchio a charles darwin. ritroviamo cosi` una dimensione domestica e sorprendente della natura che appartiene a tutti noi e che abbiamo il diritto di conoscere di piu` e meglio: perche` la conoscenza e` la prima e piu` necessaria forma dell`amore.
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