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la mente e il cuore. platone invita a privilegiare la mente razionale, capace di governare le passioni del cuore. ma noi non possiamo dimenticare che anche il cuore ha le sue ragioni. anzi, prima che la mente giungesse a guidare la vita dell`uomo, per i nostri antenati la vita era governata dal cuore, che con le sue sensazioni arrivava a capire, come peraltro fanno gli animali, in modo rapido e senza riflettere, che cosa fosse vantaggioso e che cosa fosse pericoloso per il mantenimento della vita. il cuore, infatti, promuove le azioni piu` rapidamente della ragione e senza troppo indugiare sul da farsi, perche` il mondo non e` ospitale e i pericoli, che sono a ogni passo, richiedono decisioni immediate. le decisioni del cuore sono promosse da emozioni come la paura di fronte al pericolo o come il desiderio, che approda all`accoppiamento per la preservazione della specie. tutto questo senza riflettere, perche` la luce della ragione ancora non c`e`. la nostra e` un`epoca di spaventosa espansione della razionalita` tecnica. da un lato, questa espansione impone la rimozione delle emozioni e, dall`altro, innesca una reazione di ritirata nel proprio sentimento, assunto come unica legge di vita. a cio` si aggiunge la ricerca costante di visibilita` e di notorieta`, che trasforma le nostre emozioni in merci. ma allora siamo ancora capaci di riconoscere che cosa sia un`emozione? umberto galimberti costruisce un cammino nelle profondita` del nostro vissuto e ci insegna a ritrovare il nostro spazio intimo, cioe` lo spazio che si nega al pubblico per concederlo a chi si vuol far entrare nel proprio segreto profondo che e` spesso ignoto persino a noi stessi.