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14 luglio 1789. una folla inferocita espugna la bastiglia, fortezza simbolo dell`assolutismo monarchico. i muri vengono abbattuti, le guardie trucidate, e lungo la strada per il municipio - dove lo stanno portando in corteo per essere giudicato - il governatore della prigione finisce linciato. la sua testa, staccata dal corpo con un coltello da macellaio, viene infilzata su una picca e, piu` tardi, presa a calci sotto la lanterna di place de gre`ve. nessuno ancora puo` saperlo, ma sara` solo la prima delle tante teste che cadranno negli anni a venire, quando nelle piazze e nelle vie di parigi i piedi affonderanno nel sangue e alla lanterna finiranno appesi corpi a decine. dietro la presa della bastiglia ci sono un pugno di uomini straordinari: camille desmoulins, giovane scrittore ammirato dagli uomini per i suoi velenosi pamphlet e dalle donne per la sua vita spregiudicata; georges-jacques danton, audace leader dei cordiglieri, temuto tanto per la sua brillante oratoria quanto per il viso sfregiato; maximilien robespierre, procuratore sempre dalla parte degli ultimi. non sono gli unici, in quegli anni, ad aver immaginato - nella foschia della stanchezza e dell`alcol delle notti passate nei caffe` - un mondo piu` libero e giusto, ma soltanto loro hanno il carisma e la forza di imporre alla storia la propria volonta`.