mentre infuria la peste del seicento, una bambina cresce in totale solitudine nel cuore di un bosco e a sedici anni e` cosi` bella e selvatica da sembrare una strega e far divampare il fuoco della superstizione. un uomo si innamora delle orme lasciate sulla sabbia da piedi leggeri e una donna delusa scaglia una terribile maledizione. il profumo di biscotti impalpabili come il vento fa imbizzarrire i cavalli argentini nelle notti di luna. bianca pitzorno attinge alla realta` storica per scrivere tre racconti che sono percorsi dal filo di un sortilegio. ci porta lontano nel tempo e nello spazio, ci restituisce il sapore di parole e pratiche remote - l`italiano secentesco, le procedure di affidamento di un orfano nella sardegna aragonese, una ricetta segreta - e come nelle fiabe antiche osa dirci la verita`: l`incantesimo piu` potente e meraviglioso, nel bene e nel male, e` quello prodotto dalla mente umana. i personaggi di bianca pitzorno sono da sempre creature che rifiutano di adeguarsi al proprio tempo, che rivendicano il diritto a non essere rinchiuse nella gabbia di una categoria, di un comportamento "adeguato", e che sono pronte a vivere fino in fondo le conseguenze della propria unicita`. cosi` le protagoniste e i protagonisti di queste pagine ci fanno sognare e ci parlano di noi, delle nostre paure, delle nostre meschinita`, del potere misterioso e fantastico delle parole, che possono uccidere o salvare.