. e allora andiamo alla ricerca del nome. o meglio, dei nomi: comuni, di cose, di attrezzi, di persone. un elenco di nomi trascurati o dimenticati che conduce dritti in un inferno operaio dove dante sta fianco a fianco a epici saldatori e ai protagonisti degli spaghetti-western. una rutilante avventura tragicomica, al cuore dell`identita` operaia di ieri e di oggi. tra vecchi attrezzi e modi di dire popolari, ogni cosa e` uno spunto per ricordare e moltiplicare i racconti sulla vita di renato. avventure familiari tragicomiche, storie di calcio dei bassifondi, orgoglio working class, figuracce fantozziane, pantagruelici pranzi domenicali e lezioni di manutenzione di vecchie auto immortali. ma all`improvviso la storia si infila in un inferno proletario dove gli scenari della commedia di dante si intrecciano con gli spaghetti-western di sergio leone. una vecchia armonica risuona tra le labbra di steve mcqueen e fa da colonna sonora alla piu` grande evasione di tutti i tempi. ovviamente la spalla che dovra` scardinare le porte degli inferi sara` quella proletaria di renato. una domanda si impone: da che parte stara` dante alighieri? anche il poeta cinto d`alloro gioca un ruolo in questa storia. il finale e` col botto e al lettore non rimane che ricordare le parole di james coburn in un capolavoro di sergio leone: gi
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