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clotilde grossi, detta clo, e` una trentasettenne senza orpelli nel pensare e neanche nel vestire. nella vita fa la fioraia, vive a bergamo e il suo negozio si chiama ditelo con i fiori. nessuna meglio di lei sa se e` meglio un crisantemo o un gladiolo per ogni occasione. ma sarebbe un errore immaginarla come un`inguaribile romantica, perche` la sua vera passione e` il crimine. vorace consumatrice di romanzi gialli che le vengono spacciati da nicla verzetti, la sua amica libraia del negozio di fronte, non riesce a resistere di fronte a ogni notizia di cronaca nera. vuole sempre saperne di piu` e riesce a rubare preziose informazioni anche grazie al suo fidanzato storico, carlo, che guarda caso fa l`impresario di pompe funebri. un giorno pero`, nella piazza principale della citta`, viene ritrovata la testa di un uomo orrendamente sfigurato. clotilde e` fra i primi ad arrivare e senza pensarci due volte decide di mettersi in campo personalmente nelle indagini, utilizzando la scusa dei fiori. ed e` proprio durante le sue scorribande non proprio lecite che conosce il commissario riccardo leonardi. un uomo dai rari sorrisi, cravatte sgargianti, frequenti macchie di stilografica sul taschino e dall`intuito infallibile. per questo leonardi capisce subito di aver trovato, piu` che un`innocente margherita, un`autentica spina nel fianco.