il 24 maggio 1915 l`italia entro` nella prima guerra mondiale, dopo mesi di dibattiti, scontri, emozioni. quel giorno chi la guerra l`aveva decisa si senti` sollevato. i vecchi alleati, ora nemici, accusarono l`italia di tradimento; i nuovi alleati sperarono di sfruttare l`apertura di un altro fronte. chi il conflitto l`aveva sognato festeggiava e correva ad arruolarsi; chi l`aveva osteggiato osservava in silenzio. le truppe passarono maldestramente il confine e iniziarono a combattere. ma quel 24 maggio c`era chi gia` combatteva un`altra guerra, in territori oltremare o sotto un`altra bandiera; chi veniva internato in quanto suddito nemico o sospetta spia e chi vedeva la propria citta` sottoposta al potere militare. c`era chi organizzava comitati civici, chi scioperava, o semplicemente si occupava dei fiori. fu un conflitto nuovo, moderno, totale. nelle prime 24 ore di guerra il conflitto entro` nelle case e nelle vite delle persone. da venezia ad ancona, a bari sotto alle bombe; dallo studio del ministro degli esteri al confine dell`allora colonia libica; dai treni d`italiani d`austria evacuati a piazza del plebiscito sotto una pioggia di fiori; dal commissariato di vienna al salotto di d`annunzio, al teatro manzoni di milano; dal municipio di bologna alla piazzaforte di messina, alla stazione di volterra. quel 24 maggio nulla pote` essere (ne` sarebbe stato) come prima.