di tutti i cicli cvetaeviani, coglie il sottile crinale che corre tra i due versanti: se virtualmente ogni sua costellazione di liriche aspira a farsi poema, il passaggio si realizza solo laddove il disegno complessivo giunga alla perfetta coerenza di forma e temi. inanellati uno sull`altro, i poemi degli anni venti traboccano di reciproche risonanze, vibrano degli stessi, elettrici impulsi, dominati come sono dalla volonta` di oltrepassare le barriere della finzione per generare accadimenti e incontri palpabili, porre riparo a eventi gia` occorsi, istituire orizzonti inediti.> (dall`introduzione di paola ferretti)
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