fin dall`insorgere del fascismo vi fu una parte della classe magistrale, fieramente risoluta nel proprio compito, disposta a combatterne con ogni mezzo la propaganda. per questo tra 1921 e 1945 molte maestre e molti maestri furono costretti a lasciare l`insegnamento, conobbero il confino, caddero vittime della violenza fascista e poi, anche, di quella nazista. nei primi anni del secolo, dalla fondazione dell`unione magistrale nel 1900 all`istituzione del sindacato magistrale aderente alla confederazione generale del lavoro nel 1919, i maestri avevano acquisito sempre piu` consapevolezza del loro ruolo di educatori e di operatori sociali, non ritenendosi piu` soltanto sacerdoti laici con la missione dell`educazione nazionale. sentivano di dover partecipare in modo attivo alla vita socio-culturale dell`italia, nella lotta contro l`analfabetismo, nella creazione di una coscienza civica e unitaria, ma anche nello sviluppo del socialismo o del cattolicesimo popolare, che, sebbene in conflitto tra loro, si fondavano sulla medesima necessita` di un`istruzione diffusa. |