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in tutta europa e` in atto una vera e propria contro-rivoluzione che attacca i fondamenti liberali del continente. alcuni dei `controrivoluzionari` sono neofascisti, altri sono neocomunisti; alcuni sono contro l`austerita`, altri contro i musulmani; alcuni sono secessionisti, altri nazionalisti; alcuni sono moderati, altri estremisti. ma tutti hanno una cosa in comune: sono contrari all`ordine liberale e ai suoi progetti chiave come l`integrazione europea, il liberalismo costituzionale e l`economia liberista. in tutta l`europa il sistema liberale pare sgretolarsi. non solo a varsavia o budapest, ma anche a londra, roma, atene e parigi. i cittadini europei si sentono arrabbiati e in pericolo. la violenza politica e` in aumento. come e` possibile che un continente prospero e pacifico stia andando in pezzi? jan zielonka, liberale di lungo corso, riflette in modo critico e autocritico sulla caduta del liberalismo e sulla nascita di movimenti populisti in tutto il continente partendo da un dato: i populisti guadagnano voti perche` i liberali hanno completamente screditato il loro nobile progetto. la lista delle colpe dei liberali dal 1989 e` lunga: le diseguaglianze sono drammaticamente cresciute, l`evasione fiscale si e` diffusa, i tagli alla spesa sociale sono ben noti. i liberali non hanno davanti una strada facile: quanto prima capiranno il senso di quel che sta accadendo, tanto maggiori saranno per loro le possibilita` di rendere di nuovo credibile il loro progetto.