fioriture capovolte: corolle (e semi) che si espandono sottoterra, alla ricerca di sensi profondi, di legami con le radici che nella vita di superficie sfuggono. significano anche il lato rovescio dell`esistenza, quando il dolore e le difficolta` sembrano prevalere, un mondo che si tende a rimuovere, ma e` in realta` una faticosa ricchezza tutta da esplorare. capovolte, infine, puo` significare semplicemente , cioe` fioriture che hanno terminato la loro fase di crescita, quando i fiori si ripiegano, perdono qualche petalo, si avviano alla fine del loro ciclo. la raccolta di giovanna rosadini e` infatti anche un libro autobiografico, una sorta di bilancio esistenziale di mezza eta`. e venendo dopo tre precedenti raccolte e la cura di un`antologia che e` stata al centro di un ampio dibattito, anche dal punto di vista del percorso poetico non puo` non essere il suo libro della maturita`. la messa a punto di un linguaggio che nasconda un di senso nonostante la trasparenza, la ricerca di un ritmo e di sonorita` suggestive, emotivamente coinvolgenti, il gioco con le rime piu` facili sapientemente rivitalizzate, le citazioni e i continui riferimenti da e ad altri poeti: tutto e` ormai un meccanismo preciso, potremmo dire professionale, se non ci fosse il rischio di connotare in senso asettico i versi della rosadini, che al contrario hanno sempre una temperatura sentimentale molto alta, quasi sgorgati in presa diretta da una serie di ferite ancora molto sensibili.
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