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lei e` una giovane insegnante alle prese con un lavoro precario, lui uno di quei cani portati a casa per compiacere un bambino subito dopo il rientro dalle vacanze e poi, l`anno successivo, buttato in strada con un collare d`acciaio che nel frattempo si e` fatto un po` stretto. in una afosa giornata di settembre, una di quelle che aspettano una pioggia gia` in ritardo, i due si incontrano. osac, il cane, e` riverso a terra contro il marciapiede, piu` morto che vivo. lei, la donna, sta per salire in macchina, ma quando lo nota, si ferma e decide di prenderlo con se`. il loro incontro sembra scritto nel destino, ma osac non e` un cane come gli altri. ingombrante, indisciplinato, scontroso e selvatico, e` senza mezze misure e sembra arrivare direttamente dal selvaggio klondike. non e`, tuttavia, un cane da slitta. e uno di quei cani indomabili che vivono sempre fuggiaschi, che sentono il